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Juventus, Allegri: "Obiettivo Champions, Chiesa deve fare 14-16 gol"

Il tecnico dei bianconeri, giunto al successo numero 250 sulla panchina della Vecchia Signora, mette in chiaro gli obiettivi stagionali

Una Juventus perfetta inizia bene la propria stagione a Udine con un netto 3-0 che fa sorridere il tecnico Massimiliano Allegri che però vuole vedere dei miglioramenti nella sua squadra: "Bisogna migliorare la gestione della palla, va fatta nella metà campo avversaria. Quando non riesci a gestire la palla devi poi difendere in maniera diversa nella metà campo perché se prendi gol tutto si fa diverso e complicato. Stare fuori dalla Champions è una mancanza importante, ci mancherà e non lo nego. L'obiettivo è quello, lo scorso anno in una stagione non facile siamo arrivati terzi e avevamo il diritto di giocarla. Ma deve anche essere un'opportunità per poter lavorare meglio in settimana".

Poi, come ha fatto in passato con Rabiot, il tecnico bianconero ai microfoni di Dazn ha fatto una previsione su Chiesa: "Chiesa per me è un attaccante, magari mi sbaglio, poi da esterno si isola. Oggi giocando con Vlahovic è stato bravo, stanno migliorando insieme e deve continuare a farlo soprattutto in fase di non possesso. Chiesa deve essere un giocatore da 14-16 gol, farlo giocare da esterno è riduttivo".

"Dobbiamo sfruttare al massimo le caratteristiche dei giocatori, ci stiamo lavorando tatticamente ci sono ancora tante cose da imparare. Abbiamo vinto una partita, teniamo i piedi per terra. C'è disponibilità dei giocatori, c'è da lavorare" le parole di Allegri.

Il tecnico si è poi soffermato anche sulle prestazioni dei singoli: "Oggi faceva caldo, alcuni rientravano dagli infortuni e ho fatto delle sostituzioni a fine primo tempo. Cambiaso non è stata una sorpresa, è bravo e intelligente. Con Chiesa in quella posizione, lui si apre e va a giocare dentro. Quando non ci sarà Fede servirà un giocatore più lineare. Vlahovic ha fatto una buona partita, veniva da un periodo in cui ha giocato poco e oggi ha fatto bene.Quando lo mettiamo in movimento sul recupero diventa un giocatore importante. Miretti ha fatto una bella partita, così come Weah. Kostic? Avevo Iling, sono due nello stesso ruolo e se fosse uscito prima Chiesa l'avrei messo. Ho preferito Iling perché va dentro il campo".

E vincendo a Udine Allegri è diventato il secondo allenatore della Juventus a tagliare il traguardo delle 250 vittorie in bianconero considerando tutte le competizioni dal 1929/30, dopo Giovanni Trapattoni (319): "Un motivo d'orgoglio e lo scopro da voi, allenare per otto anni la Juventus è motivo d'orgoglio, sono molto contento, stare dietro a una leggenda del calcio italiano come Trapattoni può essere solo motivo d'orgoglio- ha detto in conferenza-. Voglio ricordare Mazzone che ci ha lasciato, ho avuto la fortuna di conoscere i vecchi allenatori e ne vado fiero, era un calcio diverso, ma parlo soprattutto del lato umano".