SKYRUNNING

Valmalenco-Valposchiavo: Delorenzi e Rusconi domano caldo e avversari nella Skyrace del ritorno

Il buon esito dell'edizione rievocativa apre le porte ad un ritorno in calendario in pianta stabile per il classico appuntamento transfrontaliero

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© Fabio Vedovatti

Termina con un sostanziale pareggio tra Italia e Svizzera la tredicesima edizione della Skyrace Internazionale Valmalenco-Valposchiavo: quella del ritorno in scena dopo un intero decennio di assenza ma soprattutto di attesa che nelle ultime settimane si era fatta spasmododica. Campione del mondo in carica di skyrunning poco meno di un anno fa in Val d'Ossola (specialità Skyrace e Combinata Skyrace&Vertical), il ticinese Roberto Delorenzi strapazza la concorrenza in gara-uomini, mentre la lecchese Francesca Rusconi mette in fila tutte le sue avversarie sui sentieri a cavallo del confine di stato. Tanto il portacolori della corazzata Brooks Trail Runners quanto la runner in forza a GEFO K Team/Rock Experience firmano lungo i 30 chilometri e i 1800 metri D+ della grande classica transfrontaliera l’ennesimo successo di una stagione per entrambi già da incorniciare.

© Fabio Vedovatti

Oltre un quarto d’ora di vantaggio sul più diretto inseguitore per Delorenzi, sette minuti e mezzo per Rusconi. Favoriti della vigilia, i due vincitori hanno onorato pronostico, impegno e blasone di una prova che fa parte della storia stessa dello skyrunning, la cui vicenda sportiva si era bruscamente interrotta nel 2013. Roberto e Francesca hanno messo al sicuro la vittoria lungo il tratto italiano della prova: quello che dal via al Centro Sportivo Pradasc di Lanzada portava in una ventina di chilometri al GPM di Passo Campagneda, a 2636 metri di quota, potendosi così entrambi permettere di attivare la modalità gestione nell’ultimo terzo della distanza. Pratica tutt’altro che agevole, perché la picchiata su Poschiavo comportava un tratto “a tutta” lungo una decina di chilometri abbondanti, con milleseicento metri di dislivello negativo. Da affrontare oltretutto con un ulteriore avversario: le alte temperature di una giornata calda oltre ogni previsione, che ha tarpato le ali a molti, anche tra i top runners più attesi e ambiziosi.

© Skyrace Valmalenco-Valposchiavo Press Office

Proprio le condizioni meteo in un certo senso proibitive hanno forse impedito a Delorenzi di andare con convinzione alla caccia del record della Skyrace, fissato sedici anni fa da Marco De Gasperi in due ore, 32 minuti e tre secondi. Roberto ha chiuso la missione-vittoria sul traguardo della Piazza Comunale di Poschiavo con il tempo finale di due ore, 38 minuti e 30 secondi, rimanendo quindi sei minuti e 27 secondi sopra il primato fissato nel 2007 dal pluri iridato di corsa in montagna bormino. Al via dell’ultima edizione di dieci anni fa da junior, Delorenzi si toglie intanto la soddisfazione di essere il primo runner della Confederazione Elvetica ad imporsi nella prova. Sul podio della Skyrace, il vincitore è stato raggiunto da Alessandro Rossi e da Danilo Brambilla. Il campione local di ASD Sportiva Lanzada (una delle due società organizzatrici dell’evento) ha chiuso la sua prova con un ritardo di 15 minuti e 16 secondi da Delorenzi, mentre l’esperto Brambilla (ASD Falchi Lecco) l’ha spuntata per una trentina di secondi su Davide Della Mina (Team Valtellina ASD) nel rush finale, ormai alle porte di Poschiavo per il gradino finale del podio stesso. A completare la top five maschile è stato invece Ilian Angeli di GS Orecchiella Garfagnana.

© Skyrace Valmalenco-Valposchiavo Press Office

In gara-donne, Francesca Rusconi (vincitrice tra l'altro quest'anno di un'edizione particolarmente movimentata della ResegUp di Lecco), ha bloccato la fotocellula del traguardo tre ore, 29 minuti e altrettanti secondi dopo il via da Lanzada, rimanendo quindi a diciannove minuti e undici secondi dal record stabilito in tre ore, 10 minuti e 18 secondi dalla skyrunner inglese Angela Mudge, ormai diciassette anni fa. Diciannovesima della classifica assoluta, Francesca ha occupato il gradino più alto di un podio completato dall’altra lecchese Elisa Pallini (ASD Pegarun, trentesima del ranking in tre ore e 37 minuti esatti) e da Alice Testini di ASD Castelraider (43esima assoluta), staccata di 16 minuti e 52 secondi dalla vincitrice.

© Skyrace Valmalenco-Valposchiavo Press Office

Oltre alla vittoria assoluta, Delorenzi si è aggiudicato anche il Trofeo Renato Parolini (in ricordo di uno degli storici consiglieri di ASD Sportiva Lanzada) come prima atleta al passaggio sotto il caratteristico arco ligneo di Passo Campagneda, raggiungendolo quattro minuti prima dello scoccare della due ore di gara. Da parte sua Carlo Cortesi (primo atleta poschiavino al traguardo), quindicesimo assoluto in tre ore, 23 minuti e sei secondi, ha vinto il premio speciale dedicato a Marino Zanetti, promettente runner elvetico scomparso in giovane età.

Segnata come detto sopra dal grande caldo di una giornata pienamente estiva, la Skyrace è culminata nel centro di Poschiavo con la cerimonia delle premiazioni e il meritato pranzo finale per i trecentosei skyrunners al traguardo: dal primo all’ultimo orgogliosi finishers di una Valmalenco-Valposchiavo che nel giro di poche ore - domenica 20 agosto - ha in buona sostanza abbandonato lo status di Special Edition commemorativa. Da parte del comitato organizzatore a trazione italo-elvetica (Sportiva Lanzada per l’Italia, Sportiva Palü per la Svizzera) c’è infatti la volontà di riproporre l’evento fin dal 2024. L’invito ad insistere su questa strada è arrivato dagli stessi atleti e dal pubblico: feedback positivo su praticamente tutta la linea.

Rimangono da definire - e non è materia di poco conto - le modalità organizzative. L’ipotesi al momento più gettonata è quella di ritrovarsi tutti quanti a Poschiavo tra un anno… meno qualche ora: sì perché la quattordicesima edizione della Skyrace potrebbe andare in scena con inversione di rotta: linea di partenza nella cittadina elvetica, traguardo nel fondovalle principale della Valmalenco. Il tavolo operativo è già aperto: Serafino Bardea (presidente di Sportiva Lanzada, nonché vicesindaco di Lanzada) e il presidente del comitato organizzatore svizzero Dario Marchesi hanno già intavolato - appunto - una trattativa che può intanto muovere da una base solida.

© Fabio Vedovatti

I tempi per la conferma del bis sono abbastanza stretti. La complessa macchina organizzativa deve poter lasciare i blocchi di partenza in tempo utile per bloccare la data e inserire la Skyrace nel calendario internazionale. Così da attirare un maggior numero di top runners (il cui calendario agonistico 2024 è già in fase di lavorazione) e da poter lavorare a tempo pieno ad alzare ulteriormente l’asticella a livello organizzativo e logistico. Ci sono tutte le premesse per fare ancora meglio e provare a rilanciare in chiave moderna una delle grandi classiche pioniere dello skyrunning.

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