Mancano 10 giorni alla chiusura del mercato estivo e il futuro di Romelu Lukaku resta tutt'ora un'incognita. La principale telenovela dell'estate calcistica sembra lontana dal trovare conclusione e anzi la sensazione è che al momento il belga stia vivendo una situazione di stallo. Il tanto chiacchierato scambio con Vlahovic appare ormai praticamente sfumato, anche perché la Juve si sta coccolando il serbo (basti vedere la quantità di post social a lui dedicati negli ultimi giorni) e Allegri si è detto soddisfatto delle sue performance e fiducioso sul suo stato fisico.
Gli sbocchi in uscita, dunque, si stanno riducendo sempre più: tra le big estere con capacità di investimento quelle a cui, sulla carta, mancherebbe un centravanti di ruolo sono Tottenham e Real Madrid, ma la squadra di Ancelotti sembra aver trovato la formula ideale per il dopo Benzema, con Bellingham a sostegno di Rodrygo e Vinicius, mentre quella di Postecoglou sta sondando altri nomi (tra cui i tanto chiacchierati Taremi e Balogun).
Se il suo obiettivo è restare in Europa, "Big Rom" deve sperare che il Chelsea apra alla formula del prestito gratuito con diritto di riscatto negli ultimi giorni di mercato: a quel punto a farci un pensierino, oltre alla Juventus in caso per esempio di addio di Kean, ci sarebbero anche Milan e Roma, entrambe a caccia di un attaccante. A questo proposito va registrato un viaggio a Londra del CEO giallorosso, Lina Souloukou, che potrebbe sondare il terreno per il belga considerando anche che la strada che porta a Duvan Zapata sembra sempre più tortuosa.
Non dovesse andare in porto nessuna di queste soluzioni a quel punto a Lukaku, e ai Blues, resterebbe una sola opzione: l'Arabia Saudita. Dal 2 al 20 settembre, infatti, ci sarebbero quasi tre settimane per negoziare il suo trasferimento, soluzione gradita al club (vista la possibilità di fare cassa), meno al giocatore.