GP OLANDA

Prove 3 Zandvoort: Verstappen mattatore sotto la pioggia, Ferrari avanti... piano

Alla fine delle prove sulla SF-23 di Leclerc è stata montata a scopo precauzionale (e senza penalità) una nuova power unit 

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Errori in serie e tre interruzioni con la bandiera rossa nel terzo ed ultimo turno di prove libere del Gran Premio d'Olanda, pesantemente condizionato dal maltempo: temperature autunnali, asfalto bagnato fin dal primo semaforo verde e scrosci intermittenti di pioggia. Il miglior tempo non sfugge però a Max Verstappen, primo a scendere in pista per scaldare il suo infreddolito popolo. Il campione in carica regola nel finale George Russell, secondo con la Mercedes a 379 millesimi dal leader. Terzo tempo per Sergio Perez con l'altra Red Bull ma ad un secondo esatto al millesimo dal compagno di squadra. Fernando Alonso e Lewis Hamilton chiudono la top five, dalla quale restano esclusi Oscar Piastri e Lando Norris (rispettivamente setimo e decimo) a lungo protagonisti ma poi un po' spenti nel rush finale. Cresce ma non più di tanto la Ferrari: nono tempo per Charles Leclerc, dodicesimo per Carlos Sainz. In preda a evidenti problemi di bilanciamento in frenata, il monegasco va tre volte "lungo" alla curva uno, la mitica Tarzan, imitato in un sola occasione dal compagno di squadra (ed entrambi nel finale imitati da Fernando Alonso e da Esteban Ocon). Nell’intervallo tra la terza sessione di prove e le qualifiche sulla F-23 del monegasco è stata montata a scopo precauzionale una nuova power unit, operazione che non ha però comportato penalità di sorta. Dignitoso - viste le condizioni ambientali "ballerine" - il debutto di Liam Lawson sulla Alpha Tauri lasciata libera da Daniel Ricciardo: diciassettesimo tempo per il ventunenne neozelandese (contraddistinto dal numero 40) che ha provocato la terza ed ultima interruzione, girandosi nell'ultima curva prima del rettilineo dei boxe danneggiando l'ala anteriore.

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Il maltempo (peraltro previsto) scombina i piani di piloti e squadre in avvicinamento alla qualifica del GP d'Olanda ma il risultato finale non cambia, con l'idolo di casa in vetta alla classifica davanti ad un Russell... sornione ed evidentemente a suo agio sulla pista che dodici mesi fa lo vide secondo al traguardo alle spalle del solito Verstappen. Non figurano nelle posizioni di vertice (ma sono entrambe nella top ten) le Mcaren che hanno però a lungo conteso a SuperMax la miglior performance della fredda e umida mattinata olandese. Norris e Piastri (con il primo una tacca più su rispetto all'australiano) sembrano infatti avere le carte in regola pe puntare alla prima fila: lo stesso Verstappen ha identificato nella McLaren in netta crescita di questa estate una "pericolosa" rivale nella caccia alla pole. La "rosa" dei candidati (almeno a fare compagnia al due volte iridato in prima fila) si amplia a Mercedes appunto - anche con Hamilton - e ad una apparentemente rivitalizzata Aston Martin: con il solito Alonso naturalmente (lui pure lungo alla Tarzan in un'occasione).

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Migliora la classifica ferrarista ma i problemi rimangono, anche sull'asfalto bagnato. I ripetuti "lunghi "di Leclerc alla Tarzan e quello singolo di Sainz non lasciano tranquilli i due piloti stessi e la cabina di regia rossa in vista delle imminenti qualifiche, indipendentemente dall'evoluzione del meteo di Zandvoort.

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