La Fifa ha sospeso il presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales per 90 giorni a causa del bacio, senza consenso, dato a Jenni Hermoso subito dopo il trionfo della Spagna nel Mondiale di calcio femminile. Il numero uno della Rfef, la federazione iberica, verrà sollevato dalle sue funzioni "in attesa del procedimento disciplinare aperto" nei suoi confronti nella giornata di giovedì. Ieri Rubiales, nel corso di una assemblea straordinaria, ha rifiutato di dimettersi nonostante le pressioni del governo e del mondo del calcio, spagnolo e non solo.
La decisione è stata adottata dal presidente della Commissione disciplinare della Fifa, Jorge Ivan Palacio, avvalendosi - informa la stessa federazione internazionale - dei poteri concessi dall'articolo 51 del Codice Disciplinare Fifa. Palacio, al fine di preservare i diritti della calciatrice
della nazionale spagnola Jennifer Hermoso e la regolarià dei procedimenti davanti alla Commissione, ha emesso due direttive aggiuntive con cui ordina a Rubiales e alla federcalcio spagnola e suoi rappresentanti di astenersi dal contattare la Hermoso. La Fifa - specificando che la Commissione non fornirà ulteriori informazioni sui procedimenti disciplinari fino a quando non saà stata presa una decisione definitiva -, ribadisce infine il suo assoluto impegno a rispettare l'integrià di tutte le persone e condanna col massimo vigore ogni comportamento contrario.
Intanto la Federcalcio spagnola ha preso posizione per cercare di difendere il suo presidente. Dopo gli attacchi ricevuti per le mancate dimissioni dopo il bacio alla giocatrice spagnola, la stessa Hermoso aveva puntato il dito contro il 46enne raccontando di essersi sentita "vittima di una aggressione" e di aver "subito pressioni" per difendere il presidente. Ma la Federcalcio non ci sta e si difende dalle accuse aprendo a possibili azioni legali contro la giocatrice. "Rubiales non ha mentito, le immagini parlano chiaro" si legge in una nota della RFEF che allega le foto in cui Hermoso ha sollevato il presidente durante i festeggiamenti prima del bacio.
"La versione dei fatti del presidente è verificata nei dossier interni aperti e a oggi la signora Jennifer Hermoso non ha risposto a nessuna delle richieste avanzate", si legge nella nota della RFEF, che ha pubblicato una serie di osservazioni, con tanto di foto del fatto incriminato, al fine di dimostrare che Rubiales "non mente" e che le sue dichiarazioni "sono assolutamente veritiere". La federazione e il presidente "vista la gravità del contenuto del comunicato stampa dell'Unione Futpro" sono inoltre pronti a intraprendere "azioni legali", si legge.
La RFEF precisa infine, per cautelarsi da possibili azioni di boicottaggio alla nazionale, che "la partecipazione alla nazionale è un obbligo per tutti i tesserati in caso di convocazione". Le giocatrici, infatti, erano state dure e chiare in un comunicato: "Non risponderemo alle convocazioni della nazionale finché l'attuale presidente rimarrà in carica".
Ben 11 membri dello staff della nazionale femminile che hanno accompagnato il ct Jorge Vilda ai Mondiali in Australia e Nuova Zelanda, hanno presentato le dimissioni. "È finita. Il calcio è calcio e vorrei che potessimo parlare di ciò che abbiamo realizzato", ha scritto Montse Tomé, uno dei membri dello staff, sul suo profilo ufficiale su X insieme a un comunicato in cui informava che lei e altre dieci persone che compongono lo staff tecnico della Nazionale, campionessa del mondo domenica a Sydney, mettono a disposizione della RFEF la loro posizione, appoggiando la versione dei fatti offerta da Hermoso e danno il loro sostegno alle calciatrici che ieri si sono fatte valere. Tra loro ci sono il già citato allenatore dell'Under 19, Sonia Bermúdez, e Kenio Gonzalo, dell'Under 17.