L'oro della maratona ai mondiali di atletica leggera di Budapest lo conquista l'ugandese Victor Kiplangat in 2h08'53", argento per l'israeliano Maru Teferi (2h09:12), bronzo Etiopia con Leul Gebresilase (2h09:19). Daniele Meucci è il migliore degli azzurri: ha concluso al decimo posto con 2h11:06. Undicesimo Yohanes Chiappinelli (2h11:12), che viaggiava al settimo posto fino a poche centinaia di metri dal termine.
"Nella mia testa avevo una gara così - le parole di Meucci al termine della gara - Se avessi avuto un po' più coraggio dal 25esimo al 30esimo chilometro, mi avrebbe aiutato. Al 25esimo ho saltato il rifornimento, mi sono innervosito, ma l'esperienza mi ha insegnato a stare calmo e respirare. Nel finale ho dato tutto quello che avevo e forse anche di più. Sì, era una giornata calda, ma non come a Doha o a Pechino, sono riuscito a gestirla perché ho ritrovato sensazioni già vissute". "Al 25esimo mi sentivo ancora molto bene - racconta Chiappinelli - È per questo che ho provato a fare uno 'strappino' andando in testa alla maratona, volevo provare a scremare il gruppo perché eravamo in tanti. Fino al 35esimo sono rimasto con i migliori, poi mi sono staccato ma ho provato a recuperare posizioni. Tutto procedeva come immaginato fin quando non ho preso la cosiddetta 'mina': è stato brutto, ma incasso e porto a casa. Avevo fatto un bell'esordio a febbraio, invece la giornata di oggi mi ha insegnato che bisogna rispettare la maratona: tutta esperienza, la prossima volta punto a fare meglio".