Deve ancora dare una continuità competitiva, anzi convincente e soprattutto vincente alla "sua" Ferrari (e chiede il tempo per farlo), ma Frederic Vasseur sottolinea da due o tre GP a questa parte una caratteristica della Formula Uno attuale sulla quale vale la pena spendere i giorni che separano Zandvoort da Monza: Max Verstappen a parte, è (sarebbe!) un Mondiale apertissimo. Il più incerto degli ultimi vent'anni, aggiungiamo noi. Solo che Max è lì (anzi, lassù) a quota 339 punti, 138 in più del suo più vicino "rivale", che è poi il suo inoffensivo compagno di squadra. Siamo insomma sul piano del divertissement (di Max) e della provocazione. Roba però da non far dormire la notte Stefano Domenicali che - insieme al suo staff - sta facendo tutto per bene, non fosse appunto per la variabile fissa Verstappen!
Perez 201, Alonso 168, Hamilton 156, Sainz 102, Leclerc e Russell 99. Senza il suo mattatore olandese, il Mondiale 2023 offrirebbe - a due terzi del suo cammino - quel panorama di incertezza e quel pizzico di imprevedibilità che la cabina di regia di Formula One sta in ogni modo provando ad impiantare su un DNA fatto però di cicli storici di un pilota e di una macchina: Max Verstappen e Red Bull, in questo caso. Anzi, Verstappen molto più della Red Bull. Sì perché sembra proprio che - priva del suo migliore interprete - anche la super efficiente RB19 non sia esattamente un'astronave e il messicano Perez dovrebbe guardarsi le spalle da Alonso, Hamilton e magari anche dalla Ferrari.
Fin qui divertissement, provocazione e fantascienza. Tocca tornare sulla Terra, senza però rinunciare a sognare una novantaquattresima edizione del Gran Premio d'Italia aperta e combattuta: possibilmente fino all'ultimo dei classici cinquantatré giri della prova monzese che - dodici mesi fa - si chiuse invece tristemente in regime di Safety Car a causa del ritardo nello spostare in zona sicura la McLaren di Daniel Ricciardo (vincitore del GP nel 2021 con la McLaren stessa), ferma tra le due curve di Lesmo a causa di un problema meccanico.
Al suo settimo tentativo, Verstappen colse così la prima vittoria nel Gran Premio d'Italia, ribaltando il risultato della qualifica, chiusa con il secondo tempo (tradotto poi nel via in quarta fila a causa di una penalità per sostituzione power unit) alle spalle di Charles Leclerc, vincitore nel 2019, autore della pole position e poi secondo al traguardo dietro all'olandese e davanti a George Russell. La controversa chiusura anticipata... delle ostilità mise il pilota della Mercedes al riparo dall'ultimo assalto dell'altro ferrarista Sainz, alla fine quarto davanti all'altra W13 di Hamilton e in rimonta da fondo griglia causa penalità per sostituzione di elementi della power unit e della trasmissione.