La corte di appello federale, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha ridotto da 16 a 10 mesi l'inibizione di Andrea Agnelli decisa lo scorso 10 luglio dal tribunale federale nazionale per la cosiddetta 'manovra stipendi', i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club ("Il Collegio ritiene provata con ragionevole certezza la responsabilità del dott. Andrea Agnelli", recitava il dispositivo della condanna). La Caf ha parzialmente accolto il ricorso dell'ex presidente della Juventus contro la squalifica, riducendo anche l'ammenda inflittagli da 60 mila euro a 40 mila.
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