Poteva andare certamente meglio e basti guardare il raggruppamento della Lazio, anch'essa inserita in terza fascia (gruppo E con Feyenoord, Atletico Madrid e Celtic), per capirlo, ma era certamente nell'ordine delle cose, una delle possibilità e nemmeno la più remota. Il Milan esce dal sorteggio di Montecarlo sospeso tra la voglia di imprecare alla sfortuna e l'emozione di ritrovarsi in un girone durissimo ma estremamente affascinante che lo porterà a Parigi, alla corte di Mbappé e dell'ex per nulla amato Gigio Donnarumma, ma anche a Dortmund (la squadra che lanciò Pulisic in Europa) e a Newcastle, dove ritroverà subito Sandro Tonali, l'uomo simbolo dello scudetto di Stefano Pioli ma anche il giocatore che ha permesso, con la sua cessione, ai rossoneri di costruire la squadra che affronterà questo esaltante esame europeo.
In linea di massima la favorita d'obbligo è il Psg, ma il gruppo è talmente complicato ed equilibrato da non permettere facili pronostici. Per capirci: se è duro per il Milan, lo è altrettanto per le altre. Difficile, se non impossibile, pensare che qualcuno faccia percorso netto, il che significa che i punti bisognerà prenderseli ovunque perché ovunque anche le avversarie potranno perderli.
Sicuramente saranno tutte partite molto combattute, in campi caldissimi, difficili e, quindi, con l'esigenza di mettere fieno in cascina soprattutto al Meazza. Inutile ricordare il muro giallo di Dortmund o la passione clamorosa del Parco dei Principi. Per quel che riguarda Newcastle, beh, in Inghilterra non è facile giocare mai.
Sarebbe interessante capire cosa passi per la testa di Stefano Pioli e della sua truppa, perché in fondo queste partite sono quelle che chiunque, in Champions, vorrebbe giocare. E fino all'ultima giornata, a sensazione, potrebbe essere tutto in ballo, perché finire primi o ultimi, quindi anche fuori dall'eventuale Europa League, sarà una questione di dettagli più che mai.
Tornando sulla terra, è chiaro che il Psg potrebbe essere ingiocabile e che molto dipenderà, come sempre, dalla vena di Mbappé, che sposta qualunque equilibrio. Eppure anche questa sfida tra il numero uno al mondo dichiarato e Leao si porta dentro un'attesa gigantesca e bella. Dortmund e Newcastle sono molto più alla portata: entrambe hanno pregi importanti e difetti. Insomma, si possono battere, ma non sono avversari comodi. Al Milan e a Pioli il compito di strappare una qualificazione che varrebbe oro.
LE STATISTICHE
⦁ Il Milan è imbattuto in competizioni europee con il PSG: in quattro incroci (tutti in Champions League, gli ultimi nella seconda fase a gironi 2000/01) due vittorie e due pareggi per i rossoneri – insieme all’Arsenal la formazione rossonera è quella incontrata più volte dai parigini nelle competizioni europee senza mai vincere (quattro appunto).
⦁ Nelle 10 partite contro avversarie francesi nelle fasi a gironi di Champions League, il Milan vanta quattro vittorie, quattro pareggi e due sconfitte.
⦁ Sono sei i precedenti europei tra Milan e Borussia Dortmund (quattro in Champions League/Coppa dei Campioni): tre vittorie rossonere, un pareggio e due sconfitte.
⦁ Il Milan incrociò l’ultima volta il Borussia Dortmund nella seconda fase a gironi di Champions 2002/03 (Coppa poi vinta dai rossoneri): entrambe le formazioni vinsero la partita in trasferta per 1-0.
⦁ Duello inedito in competizioni europee quello tra Milan e Newcastle: gli inglesi non disputano la Champions League dalla stagione 2002/03, quando vennero eliminati nella seconda fase a gironi (l’Inter era presente in quel gruppo).
⦁ Nelle 11 trasferte inglesi nella moderna Champions League, il Milan ha vinto solo una volta (contro lo United nel 2005): sei sconfitte e quattro pareggi per i rossoneri.