Aleix Espargaro è il pilota più veloce anche nella seconda sessione di prove libere del GP di Catalogna, 11esima tappa del Mondiale MotoGP. Il padrone di casa chiude il turno con uno strepitoso 1’38’’686, stampando il nuovo record del tracciato di Montmelò e tenendosi alle spalle l’altra Aprilia di un altrettanto brillante Maverick Vinales (+ 0’’362). Il terzetto di moto italiane al comando è completato dalla Ducati del leader della classifica iridata, Francesco Bagnaia, 3° a + 0’’375 e anche lui direttamente qualificato per il Q2. A fargli compagnia ci sarà anche il vicino di box Enea Bastianini, che dopo aver incassato la conferma nel team per il 2024 (in attesa di ufficialità ma già preannunciata da Davide Tardozzi) chiude col 9° tempo a + 0’’942 e si riaffaccia dalle parti degli altri big.
Un venerdì che, nel complesso, sorride moltissimo ai colori italiani: la Ktm di Brad Binder (5° a + 0’’660) è infatti l’unica moto “straniera” che riesce a rimanere aggrappata alla top 10 e che si guadagna così l’accesso diretto al Q2. Dietro a Bagnaia, che tra sabato e domenica andrà a caccia della sua prima vittoria in carriera a Barcellona, si piazzano infatti anche le Ducati Pramac di Zarco e Martin (rispettivamente 4° e 10°), le Ducati Gresini di Alex Marquez e Di Giannantonio (6° e 8°) e la Ducati del team VR46 di Bezzecchi (7°). Una grande soddisfazione per la casa di Borgo Panigale, che vede scivolare fuori dai migliori dieci solo Luca Marini con l’altra VR46 (15°).
Anche il passo gara testato nei primi 45 minuti della sessione sembra sorridere ad Aprilia e Ducati, anche se per sabato e domenica incombe l'incognita meteo: possibili piogge sia sulla Sprint Race, sia sul GP che potrebbero sparigliare le carte in tavola.
Se l’Italia della due ruote se la ride, a piangere nell’assolato venerdì catalano è il Giappone: le 6 moto del Sol Levante chiudono infatti nelle ultime 6 posizioni: 17° e 18° tempo per le Yamaha di Quartararo e Morbidelli, 19° e 22° per le Honda ufficiali di Marquez e Mir, 20° e 21° per le Honda LCR di Nakagami e Lecuona. Una giornata davvero da dimenticare per tre team che ormai guardano più che altro al futuro, alla ricerca di soluzioni per uscire da una situazione sempre più ingarbugliata.