Giornata di grande caos alla Vuelta, per un'altra decisione controversa della giuria. All'arrivo della 9a tappa, 184.5km da Cartagena a Collado de la Cruz de Caravaca, c'è un brevissimo tratto invaso dal fango e si opta per prendere i tempi ai -2km, coi corridori che arrivano a passo d'uomo. Vince dalla fuga Lennart Kämna (Bora), che precede Sobrero (Jayco-AlUla). Roglic guadagna qualche secondo, ma Kuss mantiene la maglia rossa.
Lennart Kämna trionfa dalla fuga, ma la 9a tappa della Vuelta sarà ricordata per un'altra decisione discutibile della giuria. I 184.5km da Cartatena a Collaudo de la Cruz de Caravaca dovrebbero rappresentare l'ultimo arrivo in salita della prima settimana, con un'ascesa finale da 8.2km al 5.5% di media e varie rampe al 20%, inframmezzate da tratti in discesa o falsopiano. A pochi minuti dall'arrivo, però, arriva la decisione di prendere i tempi ai -2km per le condizioni di maltempo all'arrivo: la realtà, come si vedrà in seguito, sarà un'altra e la strada sarà perfetta, coi soli ultimi 100m "invasi" dal fango. Nei minuti precedenti era nata una tappa spettacolare, con un attacco immediato dell'intero blocco della Jumbo-Visma insieme ad Evenepoel ed altri corridori: il gruppetto dei dodici guadagnava fino a 46", prima di essere ripreso sulla spinta della Bahrain-Victorious.
Da lì partiva la vera fuga di giornata, composta da otto corridori: Kämna (Bora), Dani Navarro (Burgos), Barrenetxea (Caja Rural), Fernandez (Cofidis), Hamilton (Dsm), Caicedo (Ef), Sobrero (Jayco-AlUla) e Ghebreigzabhier (Lidl-Trek). Questo gruppetto guadagna quasi sette minuti e il gruppo lascia fare, accelerando solo quando si crea un breve ventaglio con una trentina di corridori all'attacco: tra loro Evenepoel e tutti i big della generale, escluso Lenny Martinez che rientra dopo aver perso un minuto. Intanto davanti si lotta per la tappa e la giuria, viste le immagini che arrivano dagli ultimi 150m, decide di neutralizzare i tempi ai -2km, dando vita a uno scenario surreale. Davanti si lotta per la tappa, con Kämna a staccare Sobrero (arrivato a 13") e conquistare la vittoria con una grande azione, entrando nel gruppo di chi ha vinto una tappa al Giro, al Tour e alla Vuelta. Dietro invece Primoz Roglic risponde all'attacco di Almeida (Uae) e Vlasov (Bora), arrivati a 3'11" dal vincitore, chiudendo a 3'16" e guadagnando due secondi su Evenepoel, Mas, Ayuso e Vingegaard (3'18"). Si stacca Kuss, che chiude a 3'25" e mantiene la maglia rossa, mostrando i primi segni di cedimento. Il gruppo si prende i fischi del pubblico, fermandosi letteralmente dopo i -2km e procedendo a passo d'uomo fino all'arrivo, vista la neutralizzazione.
Il peggior modo per arrivare al giorno di riposo di Valladolid, da cui si ripartirà martedì con una cronometro per specialisti. La classifica ora vede Kuss in testa con 43" su Soler e 1'02" su Lenny Martinez, che precede Evenepoel (2'24"), Landa e Roglic (2'29"), Vingegaard e Mas (2'35"), Ayuso (2'45") e Almeida (2'55") nella top-10.