MAX VERSTAPPEN: VOTO 10
Dieci, inevitabilmente...! SuperMax firma a Monza l'ennesima e fin qui più significativa perla di una collezione iniziata la scorsa primavera a Miami e - molto appropriatamente - lo fa con una vittoria monzese dai modi inconsueti. Un weekend in leggera salita per l'olandese: non particolarmente ficcante al venerdì, tredici millesimi in ritardo sul tempo della pole in qualifica e nel "panino" Ferrari ad inizio GP e anche un po' più in là. Poi il due volte iridato stringe i tempi e - constatata la difficoltà di affiancare la Rossa e bruciarla in staccata - tende la trappola a Sainz che finalmente capitola a ruote fumanti. Dieci, confermato.
CHARLES LECLERC: VOTO 7
A Monza ha conquistato quattro anni fa la sua seconda vittoria iridata e dodici mesi fa pole e terzo posto. Quest'anno (lo si è capito fin dal venerdì) il compagno di box ne aveva di più, punto e basta. Tanto di più in prove libere, q.b. (quanto basta, 67 millesimi) in qualifica. Al via non si lascia indurre in tentazione dalla prima staccata dopo il semaforo, poi prova (di concerto con Sainz) a "cucinare" Verstappen. Strategia velleitaria e di breve durata. Charles cede le armi anche all'altra Red Bull ma conserva del buon ritmo nelle sue "medie" per un finale da sfida al calor bianco (anzi rosso) con lo stesso Carlos. Roba da far tremare i polsi a tutti i quanti, sul ponte di comando ferrarista. I nostri non si risparmiano, ma la sfida non va trascende mai e l'obiettivo minimo podio è salvo.
CARLOS SAINZ: VOTO 8,5
CI PIACE: lo stato di grazia messo in pista fin dal primo turno di prove del venerdì (nel giorno del suo ventinovesimo compleanno), la straordinaria pole position ai danni di Verstappen del sabato, l'autorevolezza al via e la capacità di "allargare" all'inverosimile la sua SF-23 in avvicinamento alla Prima Variante, sotto attacco da parte di Verstappen. NON CI PIACE: la supplica via radio al team di chiudere in anticipo le ostilità ferrariste nel finale a testa bassa. Non è la prima volta che Carlos invoca l'aiutino da parte del team. Il bello è che lo spagnolo non ne ha bisogno e la classifica finale ne è la riprova.
LEWIS HAMILTON: VOTO 5,5
Ok, siamo un po' stretti di giudizio monzese nei confronti di un campione con il quale siamo solitamente di manica larga. Lewis chiude sesto (di rimonta e di mestiere) un weekend che lo ha visto costantemente alle spalle del compagno di squadra GEORGE RUSSELL (quarto al via, quinto al traguardo: VOTO 6). Non solo: fa a ruotate con il rookie Oscar Piastri alla Roggia e rimedia una penalizzazione da cinque secondi sul tempo finale. Proprio come il compagno di squadra, reo di avere ostacolato Ocon nelle prime battute del GP.
ALEXANDER ALBON: VOTO 8
Qualifiche da sogno, gara anche: il pilota inglese di origini thai riporta sempre più spesso la Williams nei quartieri alti delle classifiche. D'altra parte Monza è una delle sue piste preferite (lo stesso dicasi della FW45 powered by Mercedes). Dà battaglia a Hamilton, Norris e Piastri, chiudendo settimo e rendendo al tempo stesso sempre più critica la posizione del compagno di squadra LOGAN SARGEANT (VOTO 4), che non va oltre qualche sprazzo di competitività in prova ma spegne la luce in concomitanza con il semaforo rosso domenicale.
SERGIO PEREZ: VOTO 7
Riscatta l'errore delle prove libere in Parabolica con una gara d'attacco che lo porta a mettersi dietro prima Russell, poi Leclerc e da ultimo Sainz. Purtroppo per lui si tratta fondamentalmente di tornare a fare il proprio dovere: accodarsi a Verstappen in classifica. A rispettosa distanza, ovviamente.