Se non fosse noto a tutti che i due si amano e si sostengono alla morte, verrebbe da pensare che ci sia un piccolo attrito tra Filippo e Simone Inzaghi. Chiariamo immediatamente: così non è. In un'intervista rilasciata al Messaggero, però, le parole dell'ex milanista fanno riflettere: "Lukaku? Pensavo che sarebbe rimasto all'Inter, con mio fratello - dice Pippo -, ma alla fine mi rendo conto che è andato nella squadra migliore per lui".
Il caso dell'estate si chiude qui, forse anche senza troppi rimpianti visto l'avvio di campionato di Thuram in nerazzurro. Pippo, però, ha una spiegazione chiarissima a sostegno della sua tesi: "L'effetto Lukaku alla Roma può essere lo stesso che ha avuto Batistuta in quella città. Ve lo ricordate? La spinta verso lo scudetto la dettò proprio l'arrivo dell'argentino. Si accese la piazza e anche la squadra".
E ancora: "Se si può ripetere lo stesso impatto emotivo? Certo, anche se la concorrenza è molto ricca. Io dico che Lukaku, in coppia con
Dybala, può portare
Mourinho in zona scudetto, poi non so se riusciranno a vincere. Il belga non poteva scegliere una piazza migliore se cercava stimoli e apprezzamenti".
Fatto sta che
Simone Inzaghi si è trovato con l'attacco rivoluzionato: "Gli acquisti di
Thuram e di Arnautovic completano un reparto che può anche sfruttare le qualità di
Sanchez.
Inter da scudetto, come Milan, Juve, Napoli e le due romane". E il Milan? "Quando è andato via
Tonali, da tifoso milanista, mi sono inquietato, invece
la società è stata bravissima a ricostruire la squadra con gli acquisti giusti. Ma se a 37 anni
Giroud fa ancora la differenza nel club e in nazionale significa che siamo davanti a un grande attaccante".
La guerra in famiglia si rinnoverà il 16 settembre nel primo derby stagionale...
"Simone è mio fratello, sono felice che finalmente abbia i riconoscimenti che merita. Se l'Inter di questi tempi vince un derby, soffro di meno, ovvio".