Il calcio italiano è pronto a ripartire sotto l'ala di Spalletti, ma del movimento - che ha abbandonato da tempo - è tornato a parlare Mario Balotelli. L'attaccante del Sion è uscito dal giro della Nazionale anche in un momento in cui gli attaccanti latitano: "Io mi sarei chiamato perché mi sono sempre bastati 1-2 palloni a partita, anche se negli ultimi anni ho fatto più fatica - ha commentato l'ex Inter e Milan -. Sinceramente non so se adesso risponderei a una convocazione, ho avuto tante delusioni. Ma non è un no".
La carriera ha portato Mario Balotelli a giocare in Svizzera con la maglia del Sion, attualmente in Challenge League. Il futuro però non è del tutto chiaro: "Non so se tornerò in Italia, io voglio giocare. Ho qualche problema a Sion, ma cose risolvibili".
Niente Arabia Saudita all'orizzonte, meta sulla quale Balotelli ha una idea chiara: "Quando ero a Marsiglia ho ricevuto un'offerta dalla Cina a cifre molto più alte di quelle che girano adesso. Ho detto di no perché ho preferito giocare a calcio e restare in Francia. Ora possono dire quello che vogliono, ma non che chi va in Arabia non lo faccia per soldi. Se offrissero poco non ci andrebbe nessuno".
Prima della Svizzera, Balotelli ha giocato in Turchia: "Il livello degli altri campionati si sta alzando - ha commentato a Controcalcio -. Vedendo un paio di partite di Serie A le ho paragonate al calcio in Turchia, anzi il livello è quasi più alto in Super Lig". Infine un commento crudo sul Pallone d'Oro: "Lo darei ad Haaland perchè ha vinto tutto, è giovane e ha segnato tantissimo. Ma ormai quel premio è una ca...., per quanto io ami Messi lo darei comunque ad Erling".