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Us Open: Djokovic e Medvedev sono i finalisti, out Alcaraz

Nole regola al terzo set l'arcigno Shelton (6-3, 6-2, 7-6), mentre il russo ha la meglio sull'ormai ex numero uno al mondo nel quarto: 7-6, 6-1, 3-6, 6-3 il punteggio

© Getty Images

Saranno Novak Djokovic (2) e Daniil Medvedev (3) a sfidarsi nella finalissima degli Us Open. Non prosegue infatti la favola di Ben Shelton, che sognava l'atto conclusivo di Flushing Meadows e viene eliminato in 2h39' da Nole, dopo una grande battaglia nel terzo set: 6-3, 6-2, 7-6 i parziali. Servono quattro set, invece, al russo per eliminare Carlos Alcaraz (1) in 3h19': 7-6, 6-1, 3-6, 6-3 il punteggio che sancisce la resa dello spagnolo. 

Non prosegue la favola di Ben Shelton, col talento classe 2002 che vede interrompersi la sua avventura a Flushing Meadows alle porte della finalissima: il primo qualificato per l'atto finale degli Us Open è Novak Djokovic (2), che regola il rivale col punteggio di 6-3, 6-2, 7-6 (7-4) dopo 2h39' di gioco. Il primo set è equilibrato solo in avvio, col servizio ad altissime velocità di Shelton (222km/h) che mette in difficoltà Nole: il tennista di Atlanta pareggia sull'1-1 con un break a zero, ma viene ricacciato subito indietro. Il momento decisivo è sul 4-2, quando il serbo ruba il servizio al rivale ed inizia ad approfittare dei suoi errori gratuiti, arrivando a un passo dalla vittoria del set. Shelton prolunga il match con un'ace da 225.3km/h, ma cade sul 6-3. Nel secondo parziale la superiorità tecnica e tattica di Djokovic è ancora evidente, col rivale che sente la tensione nonostante il pubblico sia tutto dalla sua parte: 6-2 e due set di vantaggio per colui che da lunedì tornerà al numero uno del ranking Atp. 

Si arriva così al terzo e decisivo parziale, dove tutto sembra mettersi in discesa per Nole: Shelton è discontinuo e scivola in svantaggio sul 4-2. La reazione dello statunitense è però sublime, con una rara lucidità negli scambi lunghi e un colpo fantascientifico in dritto lungolinea. Nasce così l'inattesa rimonta fino al 5-4, che porta Djokovic a servire per restare nel match. Il serbo barcolla, ma rimonta fino al 40-40 e porta lo sfidante ai vantaggi, riuscendo a pareggiare i conti sul 5-5 con l'ace vincente. Shelton rischia grosso sul 6-5, ma annulla un match point e riesce a portare l'esperto rivale al tiebreak. Qui tutto sembra incamminato per la vittoria in scioltezza di Djokovic, che vola sul 5-1 sfruttando la tensione altrui, ma il tennista di Atlanta rientra di prepotenza fino al 5-4 con una serie di errori di Nole. Non c'è spazio però per la favola, perchè il serbo si ritrova e vince 7-4. La partita si chiude così sul punteggio di 6-3, 6-2, 7-6 (7-4) per il serbo. Shelton si consola con l'ingresso nella top-20 mondiale. 

Lo sfidante di Djokovic sarà nientemeno che Daniil Medvedev (3), nel remake della finale del 2021, vinta dal russo in tre set con un triplo 6-4. Nole inseguirà il 24° Slam, ma dovrà fare i conti con un tennista che ha disputato uno dei suoi migliori match in carriera ed ha eliminato il campione uscente: Alcaraz (1), ormai ex numero uno al mondo, va ko in 3h19' col punteggio di 7-6 6-1 3-6 6-3. Lo spagnolo si mette subito in mostra col suo carnet di smorzate e grandi colpi, mentre il russo ci mette qualche minuto a carburare ed è inizialmente impreciso. Non appena si accende, però, Medvedev annulla quattro palle break e trascina il rivale in una battaglia colpo su colpo: si arriva così al tiebreak, dove la svolta è per la testa di serie numero tre, che piazza il primo mini-break e vince 7-3. Le ripercussioni negative di questo parziale sono evidenti su Alcaraz, che non ha più la fiducia mostrata in precedenza. Il maiorchino affonda sul 3-0 e il rivale legge tutte le sue traiettorie, coprendo benissimo il campo e rispondendo in maniera aggressiva. Troppa fretta, di contro, per Alcaraz ed ecco il crollo: 6-1 in un secondo set di altissimo livello per Medvedev.

Nel terzo ci si aspetta la reazione dell'ormai ex numero uno al mondo, che puntualmente arriva. Il russo è aggressivo col dritto, ma Alcaraz riesce a scappare sul 3-1 ed inverte i ruoli, dominando gli scambi prolungati. I ritmi si alzano e diventano asfissianti, ma lo spagnolo si salva fino a portarsi al 5-2. Qui arriva la reazione d'orgoglio di Medvedev, ma nel game seguente si chiudono i giochi sul 6-3 che riavvicina Carlos. L'ultimo set vede la reazione del russo, che si difende e strappa la battuta al rivale, evitando di farsi riacciuffare sul 3-3. Il numero tre del seeding vola fino al 5-2, si fa "mangiare" un game e poi chiude la gara con un altro 6-3 dopo 3h19' di gioco. Irreale l'ultimo game, dove Daniil cancella tre palle del contro-break approfittando di errori madornali di Alcaraz col dritto, ma spreca tre match-point prima di chiudere la sfida (uno con doppio fallo). Saranno dunque Medvedev e Djokovic a giocarsi il titolo a Flushing Meadows. 

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