È ancora un super David Alonso a vincere in Moto3 nel GP di San Marino. A Misano, come successo anche a Barcellona la scorsa settimana, il pilota colombiano del team Aspar trionfa dopo il sorpasso nelle curve finali dei 20 giri di gara, beffando in un colpo solo Jaume Masia e Deniz Oncu che per quasi tutto il GP si erano contesi la vittoria. Ma tra i due litiganti a godere è il terzo, il colombiano che dal gradino più basso conquista il terzo successo nelle ultime quattro gare. E in ottica mondiale è invece disastro per Daniel Holgado che chiude 16° e ora Ayumu Sasaki (che chiude 7°) gli è distante solo 4 punti.
Applausi a scena aperta per una stella che sta crescendo in silenzio in Moto3. Il cognome è di quelli pesanti, anche se non c'è nessun legame si sangue con i grandi del mondo delle corse, ma David Alonso sembra destinato a essere un campione del futuro. Per il 17enne colombiano, nato a Madrid, sono i numeri, col primo anno full in Moto3 che è ricco di soddisfazioni. Dopo il secondo posto a Jerez ad Aprile, il classe 2006 ha affrontato gare con tanti alti e bassi, rimanendo sempre in zona punti, ma dal rientro dalla pausa estiva ha avuto il "click" decisivo". Da Silverstone, infatti, sono arrivate tre vittorie su quattro gare corse, con le ultime due al cardiopalma. Perché trovare il momento giusto per sorpassare non è da tutti, studiarsi l'attacco all'ultimo giro e affondarlo all'ultima curva ancor meno. E David Alonso tra Barcellona e Misano ha fatto vedere proprio questo, con ancora una volta Masia e Oncu che devono fare i conti col talento del colombiano.
Giù dal podio David Munoz, con Veijer e Toba in top 10 in compagnia di Sasaki, Ortolà, Rueda e l'italiano Romano Fenati. Risultato, quello di Sasaki, che di fatto riapre definitivamente il mondiale, con soli 4 punti che lo dividono dal leader Daniel Holgado la cui domenica di Misano è da dimenticare. Partito ottavo, lo spagnolo del team KTM Tech3 si fa risucchiare dal gruppo e chiude 16° fuori dai punti, regalando al nipponico la possibilità di sognare per otto gare.
A precedere Holgado invece Furusato, Moreira, Nepa, Yamanaka e Suzuki che vanno a punti. Sfortuna per gli italiani Riccardo Rossi (18°), Matteo Bertelle (20°) e Filippo Farioli (21°), con quest'ultimo penalizzato per aver fallito il long lap penalty comminatogli nel corso della gara per track limits.