Un perfetto Jorge Martìn vince il GP di San Marino, dodicesima tappa stagionale della MotoGP. A Misano Adriatico, partito dalla pole, il pilota spagnolo del team Pramac apre la tripletta Ducati sul tracciato del "Marco Simoncelli", con la Desmosedici VR46 di Marco Bezzecchi e quella factory di Francesco Bagnaia a completare il podio. Una gara dai ritmi forsennati che porta Martìn ad accorciare su Bagnaia in classifica generale, con Pecco- che nonostante il dolore sempre presente al ginocchio infortunato- che riesce a mantenere la leadership con 36 punti di vantaggio.
Tra la Sprint Race del sabato e la gara della domenica cambia ben poco a Misano, con gli stessi interpreti che la fanno da padrone regalando emozioni e spettacolo nel Gran Premio di San Marino. A calare il tris è quindi un super Jorge Martìn, che fa bottino pieno a Misano con pole, vittoria in Sprint e anche nel GP al termine di un fine settimana da incorniciare per il pilota spagnolo del team Ducati Pramac che riesce a rosicchiare ancora qualche punto in classifica generale a Francesco Bagnaia prima delle trasferte asiatiche della MotoGP.
Partito benissimo dalla prima casella in griglia, Martìn detta i ritmo della gara, con un passo forte e deciso, staccate al limite e una guida perfetta che porta la sua Desmosedici davanti a tutti per un successo mai messo in discussione. In avvio ci aveva provato Bagnaia, poi però Pecco si è dovuto arrendere ai suoi dolori, con un ginocchio che lo ha messo a dura prova da metà gara tanto da costringerlo a rallentare e farsi passare da Marco Bezzecchi. Calare nel passo poteva però essere fatale al pilota piemontese, con Pedrosa in KTM capace di rifarsi sotto all'iridato riproponendo un finale replay della gara di sabato. Ma come successo in Sprint, anche nel GP della domenica ad avere la meglio è Bagnaia, con il campione in carica che chiude terzo.
Davanti a lui il citato Marco Bezzecchi, a cui va una menzione speciale per non aver mai mollato nonostante un Martìn indiavolato davanti. Dolorante alla mano infortunata a Barcellona, il Bez ha cercato di ricucire il gap dallo spagnolo, ma alla fine della corsa si accontenta di un secondo posto sul podio che fa sorridere il team VR46 e in generale tutta la Ducati che riesce a centrare la quinta tripletta della stagione.
Giù dal podio alle spalle di Bagnaia il citato Pedrosa, autentica "rivelazione" del weekend di Misano da wild card, seguito dalle Aprilia di Vinales e Oliveira. Sorprende anche Marc Marquez, che contro ogni previsione (sua) della vigilia chiude settimo davanti a Raul Fernandez, Luca Marini e Johann Zarco.
A punti anche Alex Marquez in Ducati Gresini, Aleix Espargaro, Fabio Quartararo, Binder e Franco Morbidelli. Niente da fare per la nuova Honda di Bradl, che in pista ha portato la versione 2024 della RC213V e non è andato oltre il 18° posto alle spalle di Augusto Fernandez e Di Giannantonio e davanti al solo Nakagami. Sfortuna e ritiro anticipato invece per Pol Espargaro, Joan Mir, Jack Miller e Michele Pirro.