Non è ancora fatta, ma la strada adesso è senza dubbio in discesa. Il successo del Meazza contro l'Ucraina permette all'Italia di Spalletti di guardare con moderato e giustificato ottimismo al futuro dopo aver vissuto una manciata di giorni di puro terrore e con la prospettiva di poter fallire la qualificazione a Euro 2024. Inghilterra a parte, serenamente avviata verso il primo posto del girone e interessata semmai a fare punti per guadagnarsi un posto tra le teste di serie nei sorteggi, la classifica racconta che gli azzurri, l'Ucraina e la Macedonia del Nord sono tutte appaiate al secondo posto a quota 7 punti. Con una postilla però decisiva: l'Italia ha una gara in meno delle avversarie (la prossima contro Malta, ndr) ed è quindi virtualmente seconda da sola con tre lunghezze (si spera) di vantaggio.
Cosa significa questo? Che Malta a parte, contro la quale ci sentiamo di dare per scontata la vittoria, agli azzurri potrebbero bastare 4 punti contro Macedonia del Nord (in casa) e Ucraina (in trasferta) per garantirsi la possibilità di difendere il titolo vinto due anni fa. La data da segnare in rosso sul calendario è il 14 ottobre quando, oltre a Italia-Malta, si giocherà Ucraina-Macedonia. Non tanto, evidentemente, per gli azzurri, quanto per capire quale delle nostre due avversarie potrà insidiarci fino all'ultimo turno.
Il 17 ottobre sarà la volta di un altro appuntamento importante, con la nazionale di Spalletti in Inghilterra e l'Ucraina a Malta. Poi si andrà a novembre, sempre il 17, per la gara interna contro la bestia nera Macedonia prima dello scontro diretto in Ucraina del 20 novembre. L'obiettivo è ovviamente quello di arrivarci, se non con la qualificazione già acquisita (complicato), se non altro con la possibilità di avere due risultati su tre a disposizione anche grazie al regolamento che prevede proprio gli scontri diretti come primo parametro per definire la classifica in caso di due squadre a pari punti.
Dovesse andare proprio tutto male si finirebbe nel mare degli spareggi, ai quali l'Italia è già qualificata di diritto (grazie alla Nations League), ma che sarebbe il caso di evitare come la peste.