Vittoria di tappa italiana nella 19a tappa della Vuelta, che sanciva il penultimo sprint della corsa a tappe spagnola nei 177.5km da La Bañeza a Íscar. La caduta di Kaden Groves taglia fuori la maglia verde e fa sognare Filippo Ganna, messo nella posizione giusta dall'Ineos e autore di un grande sprint. In extremis, però, la spunta Alberto Dainese: è lui ad esultare al traguardo, bissando la vittoria al Giro. Kuss resta in testa.
La 19a tappa della Vuelta incorona un velocista italiano, nel penultimo sprint della corsa a tappe spagnola: la spunta Alberto Dainese (Dsm), che beffa in extremis Filippo Ganna (Ineos) in un'autentica doppietta italiana, completata dal quarto posto di Cimolai. Si riparte con una frazione per sprinter puri, nei 177.5km da La Bañeza a Íscar, che non presentano difficoltà altimetriche. Dopo qualche tentativo andato a vuoto si forma la fuga, che comprende quattro corridori: Lapeira (Ag2r), Le Berre (Arkéa), Schlegel (Caja Rural) e Davy (FdJ). Il gruppo non lascia troppo terreno, limitando il margine dei fuggitivi intorno ai due minuti e mezzo, con Alpecin-Deceuninck e Uae a tirare. Il quartetto viene ripreso ai -20km e, dopo un tentativo estemporaneo dell'azzurro Battistella (Astana), il gruppo si prepara allo sprint.
Il grande lavoro è dell'Ineos, con Geraint Thomas nell'inedita versione di gregario per Filippo Ganna, che sogna il successo nella sua neonata carriera di sprinter, dopo vari secondi posti. Il gruppo si spezza per una caduta, che esclude la maglia verde Kaden Groves, ed è proprio Top Ganna a lanciare la volata: il successo sembra a un passo, finchè non si concretizza la rimonta di Alberto Dainese. Il corridore della Dsm trionfa così a Íscar, bissando il successo nel Giro (a Caorle) e mostrando un grande segnale alla sua ormai ex squadra, visto che nel 2024 firmerà con la Tudor di Fabian Cancellara. Si chiude con tre italiani nei primi quattro (Dainese, Ganna e Cimolai che è 4°), mentre Sepp Kuss resta in testa e domani affronterà l'ultima prova, nei 208km da Manzanares El Real a Guadarrama. Una tappa collinare con dieci salite di terza categoria e un tracciato molto insidioso, che si completerà con l'ascesa verso l'Alto San Lorenzo de el Escorial (4.6km al 6.6%) e la discesa/falsopiano verso il traguardo. La vittoria è vicina, per il gregario di lusso della Jumbo-Visma.