FORMULA 1

Episodio oppure tendenza? Ferrari in viaggio per Suzuka con il sogno-bis in valigia

Sainz è ormai una certezza, Leclerc deve rispondere in pista alla "provocazione" vincente del compagno di squadra

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Anche se probabilmente destinata a rimanere uno (splendido) episodio dentro l'attuale strapotere Red Bull, la vittoria di Carlos Sainz a Singapore ha un valore che va ben oltre l'episodio stesso. Prima di tutto perché lo spagnolo ha interrotto la sequenza di quindici successi consecutivi messi in fila da Max Verstappen... with a little help from Sergio Perez: quattordici quest'anno, uno nel 2022 al "sipario" di Abu Dhabi. La straordinaria striscia era iniziata all'indomani della prima vittoria iridata di George Russell al GP del Brasile. Infausto esito del suo GP di Singapore a parte, il pilota inglese e la Mercedes hanno provato in tutti i modi a ripetere l'exploit anti-Red Bull ma si sono scontrati con una Rossa in gran forma e soprattutto con il suo migliore interprete. 

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Saranno i sette GP overseas che separano Verstappen dal suo terzo titolo a mettere nella corretta prospettiva la portata del successo di Sainz a Marina Bay. Adesso è tempo di festeggiare. Anzi no, le feste sono già culminate nella notte (scorsa) di Singapore, perché la carovana del Mondiale sta facendo rotta verso Suzuka e il Gran Premio del Giappone in programma il prossimo weekend. Grande protagonista in un circuito cittadino come già quindici giorni prima sui rettilinei di Monza, la SF-23 ha le carte in regola per confermarsi sul podio. Anche sul suo gradino più alto?

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Intanto la Scuderia si è presa la soddisfazione di spezzare l'egemonia Red Bull: una missione che nei mesi e poi nelle settimane scorse era sembrata un po' meno... impossibile per Aston Martin e Mercedes, con McLaren un gradino o due sotto ma in crescita. Invece, Ferrari! Il bottino di Singapore consente alla Scuderia di Maranello di ridurre a ventiquattro punti il ritardo da Mercedes nel Mondiale Costruttori (289 a 265) e di allungare ancora nei confronti di una Aston Martin in caduta libera, rimasta ferma a quota 217 punti.

I Tori vedono rosso, insomma. A questo punto si apre però una sorta di fronte interno. Intendiamoci: la rivalità tra Sainz e Lecler è virtuosa e spinge entrambi ad alzare il livello della sfida e a migliorarsi: vale soprattutto per lo spagnolo, come raccontano i recenti risultati e la classifica generale: 12 punti per Carlos, 123 per Charles. Una "forbice" che inizia a farsi apprezzabile.

Il nodo sta proprio qui: Sainz ha messo in fila due pole position consecutive su due tracciati dalle caratteristiche diametralmente opposte e - nella città stato asiatica - ha fatto sfoggio di grande freddezza e di altrettanto grande sensibilità nella sfruttamento degli pneumatici e in particolare nella loro salvaguardia.

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La sensazione (ormai molto più di questo) è che il madrileno sia più attrezzato del monegasco a livello di tenacia e di capacità di esaltarsi in situazioni critiche o comunque complicate, laddove Leclerc dispone di un gioco superiore quando lo scenario è più definito e lineare. Stiamo chiaramente semplificando un contesto che semplice non lo è mai. Contano però i fatti e i numeri. In fondo, lo ha detto lo stesso Leclerca a fine gara: Carlos si è guadagnato con la pole position la priorità nella strategia Ferrari. Come dicono nel Motomondiale, "bisogna dargli del gas" e Charles lo farà sicuramente tra pochi giorni a Suzuka.

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