VERSO LAZIO-ATLETICO

Lazio, Luis Alberto: "Con la Juve presi due gol che nemmeno in quinta categoria..."

Il centrocampista spagnolo: "È la rosa più completa degli 8 anni che sono qui"

Viglia di Champions League in casa Lazio, con Luis Alberto in conferenza al fianco di mister Sarri prima del debutto con l'Atletico. Il centrocampista spagnolo torna sulla sconfitta con la Juventus. "Quello che ci sta mancando l'ha detto il mister, più cattiveria in area avversaria e attenzione nella nostra. Abbiamo preso due gol contro la Juve che neanche una squadra di quarta-quinta categoria prende. Dobbiamo migliorare l'approccio sicuramente". Sulla squadra: "La Lazio più forte? Penso di sì, la rosa più completa che abbiamo avuto in questi 8 anni. Gli altri anni abbiamo fatto bene, ma ci mancava qualcosa in più. Dobbiamo stare tranquilli, continuare a lavorare e se vinciamo un paio di partite poi cambia tutto: la fiducia dei compagni e il modo di affrontare la partita successiva".

LA CONFERENZA DI LUIS ALBERTO
Non affronti l'Atletico dal 2016. Come ritroverà la squadra di Simeone dopo 7 anni?

"Lui ha dimostrato in tutti questi anni quello che ha fatto, è una leggenda per il club, domani viene qua e noi dovremo affrontare questa partita con intensità".

L'Atletico Madrid è più offensivo rispetto al passato?
"Dal gennaio dello scorso anno la squadra è cambiata: una squadra che attacca molto, come dimostrato nel recente 7-0 un po' differente rispetto agli altri anni, con più proprietà del pallone. Ha giocatori di livello mondiale che possono cambiare la partita da un momento all'altro".

Cosa significa per te giocare contro una spagnola, ti dà più motivazioni? Il tuo desiderio è ancora chiudere la carriera nella Liga?
"Sì, l'ho sempre detto che voglio finire nel Cadice. Poi in Champions la motivazione deve esserci, è normale".

Che emozione è debuttare con uno stadio aperto ai tifosi a differenza di 3 anni fa? Cosa vi sta mancando in questo momento?
"Penso che sarà ancora più bello giocare la Champions con uno stadio pieno. Farlo senza tifosi è strano. Quello che ci sta mancando l'ha detto il mister, più cattiveria in area avversaria e attenzione nella nostra. Abbiamo preso due gol contro la Juve che neanche una squadra di quarta-quinta categoria prende. Dobbiamo migliorare l'approccio sicuramente".

Quanto ti hanno fatto arrabbiare gli arbitri nelle ultime partite? Un giudizio sui nuovi centrocampisti?
"Della partita con la Juve non parliamo più. I tre nuovi arrivati sono giocatori fantastici: Guendouzi è un giocatore che arriva dall'Arsenal e dal Marsiglia: questo dice tutto, sta lavorando in maniera fantastica e a me piace molto. Piano piano anche loro troveranno più spazio, faranno benissimo in stagione".

Hai perso la speranza di essere convocato in Nazionale o ci speri ancora?
"Io non ci penso. Credo che rappresentare il proprio Paese sia la cosa più importante, ma non ci penso altrimenti perdi motivazioni. C'è un mister che fa delle scelte, può essere che ci siano delle cose nel mio gioco che non vanno bene. Ci sono altri ragazzi bravi nel mio ruolo, io devo fare bene alla Lazio".

Questa è la Lazio più forte da quando sei qui?
"Penso di sì, la rosa più completa che abbiamo avuto in questi 8 anni. Gli altri anni abbiamo fatto bene, ma ci mancava qualcosa in più. Dobbiamo stare tranquilli, continuare a lavorare e se vinciamo un paio di partite poi cambia tutto: la fiducia dei compagni e il modo di affrontare la partita successiva".

Per la questione contratto è tutto risolto? Cosa hai promesso ai tifosi dopo la partita col Genoa?
"Non ho promesso nulla. A fine partita vado sempre a parlare con i tifosi, dobbiamo essere 12 in campo. Il contratto? A dicembre vado via (dice ridendo, ndr). Mi piacerebbe chiudere almeno un anno in Spagna, ma dipende come starò fisicamente".

In una Lazio spenta c'è una certezza che sei tu. Dove può e vuole arrivare questo Luis Alberto?
"Spero di non avere limiti. Io lavoro per la squadra, vivo un momento dove riesco a fare le cose bene ma è merito anche dei compagni che aiutano. Spero che tutto questo si traduca poi in vittoria, io voglio i tre punti ogni partita per arrivare a casa felice".

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