CHAMPIONS LEAGUE

L'Inter per ripetersi, il Napoli per svoltare: le due facce della serata di Coppa

I nerazzurri hanno tutte le carte in regola per rivivere la scorsa stagione, gli azzurri devono ancora ritrovarsi

Un inizio di stagione esaltante dopo un finale amaro ma bellissimo. Questa è l’Inter 2023/24, che riparte alla caccia della Coppa più importante. Guardiola, dopo aver battuto a fatica i nerazzurri a giugno, ha dichiarato che la squadra di Inzaghi ha tutte le carte in regola per tornare a giocarsi la Champions League. Dopo aver dominato le prime 4 giornate di campionato, stasera, in trasferta a San Sebastian contro la Real Sociedad, ha l'occasione per far vedere all'Europa che è una delle favorite per la vittoria finale. 

L'ambiente è di quelli giusti per testare la tenuta nervosa. Cosa c'è di meglio per capire quanto vale un gruppo che metterlo alla prova in territorio basco, all'interno di uno stadio caldissimo? Inzaghi farà un lieve turnover ma, si sa, la rosa a disposizione del tecnico è di altissimo livello. Ci sarà l'occasione di vedere Pavard in difesa e il ritorno di Asllani nel ruolo di regista. Per il resto, ballottaggio Acerbi-De Vrij a parte, ci sarà la squadra che sta dominando il campionato. Difficile, per esempio, separare la coppia Lautaro-Thuram, o rinunciare a Mkhitaryan e Barella in mezzo, anche se le alternative, vedi Frattesi, non mancano di certo. La Real Sociedad, una delle rivelazioni della scorsa Liga, non è un'avversaria da sottovalutare. Il collettivo di Alguacil è pericoloso, soprattutto in casa. Un test, questo, per capire se davvero l'Inter si può iscrivere al ristretto numero delle grandi favorite di questa edizione.

Debutto stagionale europeo anche per il nuovo Napoli di Garcia. A Braga, contro lo Sporting, il sostituto di Spalletti ha un test più complesso rispetto a quello di Inzaghi. Non per la forza degli avversari ma per valutare il livello di apprendimento del suo calcio da parte degli azzurri. Il tecnico francese è già nel mirino di stampa e tifosi dopo un mese dall'inizio di stagione. D'altra parte lo sa anche lui: in Italia non c'è molto tempo per dare un volto nuovo a una squadra. In molti, però, si chiedono se non fosse il caso di proseguire sulla scia di Spalletti senza per forza aggiungerci dei concetti che hanno inceppato la macchina da guerra della scorsa stagione. La ricerca della palla lunga, saltando la costruzione bassa e coinvolgendo meno Lobotka, sta limitando le opzioni offensive azzurre. Stasera, in Portogallo, Garcia si affida ai titolari (anche se c'è la possibilità di vedere Raspadori dall'inizio) nella speranza che i nuovi concetti di gioco si esprimano al meglio nel debutto in Champions.