25 tiri di cui 9 in porta senza riuscire a trovare la rete (non succedeva dal 2005 contro il PSV). In questa statistica ci sono tutte le buone notizie e tutte le preoccupazioni per il prosieguo della stagione del Milan, perché dopo la pesante sconfitta nel derby la squadra di Pioli ha giocato un’ottima partita all’esordio in Champions contro il Newcastle dimostrando una reazione da squadra matura, ma nonostante il predominio e le occasioni create (soprattutto nel primo tempo) non è riuscita a trovare la via del gol e c’è la netta sensazione che non sia stato soltanto un episodio sfortunato.
Parliamo di probabile allergia da gol quindi parliamo di attaccanti. Olivier Giroud non ha giocato la sua migliore partita, ma come sempre si è speso molto e nel primo tempo è stato due volte pericoloso salvo poi, però, sparire un po’ dal campo nella ripresa. Del tutto prevedibile per un giocatore di 36 anni che gioca ogni tre giorni, il problema è che Pioli in panchina non sembra avere nessuno che possa far rifiatare il francese o da inserire fresco quando come ieri serviva assolutamente fare un gol.
In molti hanno lodato il mercato estivo di Fulani e Moncada, ma per il momento il campo sta dando risposte diverse. In attacco sono arrivati Pulisic e Chukwueze, Okafor e alla fine Jovic: tre su quattro non hanno ancora inciso, il rimpianto per Taremi aumenta e qualche dubbio sulle scelte resta. Probabilmente a gennaio la proprietà interverrà sul mercato per porre rimedio alla situazione, ma a gennaio se si sprecheranno altre occasioni come quella di ieri potrebbe essere già troppo tardi.
Insieme a Giroud in attacco hanno giocato anche Chukwueze, che alla prima da titolare ha provato molto e combinato ben poco, e Rafa Leao, che dovrebbe essere il grande trascinatore di questa squadra con il suo talento e la sua velocità ma ieri come nel derby ha indugiato troppo nel suo ciondolare annoiato facendo anche rumoreggiare San Siro. L’occasione in cui Pioli pensava che avrebbe “spaccato la porta” è davvero emblematica: il portoghese invece di calciare a botta sicura cerca un goffo colpo di tacco, cade e poi resta per terra, in fuorigioco, per tutto il resto dell’azione mentre i suoi compagni cercano di segnare. Se ti manca la voglia di vincere, a questo livello, perdi e ieri il Milan ha perso una grande occasione.
E non solo, perché i rossoneri perderanno per alcune partite (almeno Verona e Cagliari) anche Mike Magnan, che si è fermato (si è accasciato a terra a palla lontana) per un risentimento al flessore sinistro e che oggi ha sostenuto gli esami del caso facendo tirare un sospiro di sollievo a tutto l'ambiente: nessuna lesione, le sue condizioni verranno monitorata quotidianamente.