FORMULA 1

Vasseur: "A Suzuka con l'approccio di Singapore per avvicinarci a Mercedes nel Mondiale"

Il Team Principal ferrarista e la difficile missione di dare continuità all'exploit di pochi giorni fa a Marina Bay

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"Abbiamo messo subito in archivio Singapore per concentrarci sul Gran Premio del Giappone, una delle corse più affascinanti della stagione per squadre e piloti. Si gareggia a Suzuka, un circuito completamente diverso da quelli di Monza e Marina Bay, sul quale avremo modo di verificare la competitività della SF-23 anche sui curvoni veloci con un set-up aerodinamico a carico medio-basso".  Frederic Vasseur mette in un certo senso le mani avanti in vista del Gran Premio del Giappone che si preannuncia in salita per la Ferrari. Anche a livello di tradizione, visto che l'ultimo successo delle Rosse a Suzuka risale al 2004

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Diciannove anni fa oltretutto Michael Schumacher mise a segno l'ultimo episodio vincente di una clamorosa cinquina rossa iniziata nel 2000, firmata anche da Rubens Barrichello (2003). Senza dimenticare, nello straordinario ruolino di marcia giapponese del campione tedesco, un'altra vittoria con la Ferrari (1997) e quella con la Benetton-Renault nel 1995. Altri tempi e tutto un altro contesto ma... da qualche parte bisogna pur ricominciare e una replica del successo di Singapore da parte di Carlos Sainz o magari di Charles Leclerc, sarrebe beneaugurante e - nel caso, apparentemente remoto - confermerebbe l'inversione di tendenza vista a Marina Bay.

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"Affronteremo il fine settimana con lo stesso approccio adottato nelle ultime gare, che ci ha permesso di migliorare ulteriormente sul piano dell’esecuzione delle operazioni in pista. Contiamo di portare a casa nuovi punti pesanti nella lotta per il secondo posto della classifica costruttori". 

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Focus quindi per il Team Principal e General Manager ferrarista sull'inseguimento alla Mercedes che - insieme alla McLaren, limitatamente a Norris - ha dato del filo da torcere a Sainz e che precede di ventiquattro punti la Scuderia di Maranello (289 a 265) che ne ha però esattamente doppio di vantaggio su Aston Martin (217).

 Come anticipato però il "teatro d'operazioni" giapponese non è tra i più favorevoli alle Rosse. Un anno fa Leclerc staccò il secondo tempo delle qualifiche (andate in scena su asfalto asciutto dopo un venerdì di pioggia) e scattò dalla prima fila (a fianco del poleman Verstappen) in un'edizione del Gran Premio del Giappone segnata dal ritorno della pioggia (pesante), senza però riuscire ad impedire alle Red Bull di fare doppietta con Max vincitore (e per la seconda volta campione del mondo) davanti a Sergio Perez. Il monegasco riuscì a conservare la terza piazza e il gradino più basso del podio di una gara spezzata in due da una bandiera rossa e della durata di soliu 28 giri, passata alla storia come il GP dalla media oraria più bassa di sempre: 53, 582 chilometri orari! Ha una grande rivincita da prendersi con Suzuka invece l’eroe di Singapore Sainz che dodici mesi fa sotto il diluvio iniziale finì inopinatamente contro le barriere nel corso del primo giro...

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