André Onana. Se l'è presa lui la copertina dell'ultima notte di Champions League. Una notte da incubo per l'ex Inter, che all'Allianz Arena ha dato quasi il peggio di sè. "È stata una delle mie partite più brutte" ha ammesso il camerunense nel post-partita del ko al cospetto del Bayern Monaco. La franchezza non gli manca di certo, ma per i tifosi del Manchester United si tratta di una magra consolazione. A sorridere sotto i baffi sono invece i supporters interisti che, nella medesima serata, hanno apprezzato tutte le qualità del 'sostituto' Sommer in quel di San Sebastián. A guardare i fatti, l'Inter ha fatto un affarone in porta.
L'errore marchiano di Onana contro il Bayern è l'ennesimo del numero uno in questo primo scorcio di stagione, partito malissimo già nella prima uscita stagionale col Lens. Era un'amichevole, ma il 27enne riuscì a prendere gol da centrocampo. Per non parlare dell'intervento mancato nella sfida al Nottingham Forest con tanto di ironia social. In mezzo la 'grazia' ricevuta col Wolverhampton doveva aveva commesso un netto fallo di in uscita. Il penalty non concesso dall'arbitro lo aveva 'salvato' scatenando però le polemiche in patria.
Un mezzo bollettino da guerra per Onana, che ieri ha poi chiesto di parlare alla stampa: "Questa è la vita del portiere. È difficile. Abbiamo iniziato molto bene, ma dopo un mio errore abbiamo perso il controllo della partita. Abbiamo perso per colpa mia. Devo imparare da questo ed essere forte. Ho molto da dimostrare. Il mio inizio a Manchester non è stato così buono non come volevo. Questa è stata una delle mie partite peggiori".
Un vero e proprio mea culpa (che gli fa onore), risuonato anche in casa Inter. I nerazzurri, capaci di incassare oltre 50 milioni di euro dalla sua cessione a luglio, adesso gongolano. Sborsando pochissimo si sono assicurati Yann Sommer, il quale ha vissuto la sua prima 'serata' difficile contro la Real Sociedad. Lo svizzero ha dovuto realmente lavorare (almeno due gli interventi decisivi) e non ha affatto deluso le aspettative. Il segreto? La sua grande istintività, messa in evidenza pure in terra spagnola. Una sicurezza non banale per Inzaghi dopo una estate vissuta 'senza portieri'.