L'Atalanta batte il Cagliari per 2-0 con le reti di Lookman e Pasalic, si porta a 9 punti in classifica e va a occupare una posizione consona alla sua enorme potenzialità. Primo tempo dominato (anche traversa di Lookman e palo di Zappacosta), secondo tempo controllato, con il Cagliari quasi mai pericoloso se non alla fine con Oristanio. Per Gasperini e i suoi due vittorie in quattro giorni (considerando il successo in Europa League con il Rakow), 4 gol segnati e 0 subiti. E, in chiave campionato, la reazione attesa dopo il ko contro la Fiorentina.
LA PARTITA
Se una squadra - il Cagliari - è andata a segno una sola volta quattro partite, significa che il gol è un problema serio. A maggior ragione se alla vigilia di questa trasferta complicata si ferma Pavoletti, costringendo Ranieri a inventarsi una coppia offensiva Luvumbo-Shomurodov. Si potrebbe obiettare: anche l'Atalanta ha fuori Scamacca. Certo, però Gasperini ha alternative validissime come Lookman e soprattutto un De Ketelaere ispirato. Considerazioni semplici ma subito confermate dall'andamento della partita, con i bergamaschi quasi sempre davanti e i sardi, in perfetta filosofia ranieriana, attenti a chiudere tutti i varchi, messi in difficoltà per la prima volta dopo pochi minuti da De Ketelaere con un sinistro parato sul primo palo da Radunovic.
Sarà anche una strana coppia quella formata da Lookmann e De Ketelaere, ma con Koopmainers alle loro spalle ad accorciare le distanze con il resto della squadra, i due pascolano con appetito negli ultimi quaranta metri di campo. Si cercano e spesso si trovano, quasi a occhi chiusi. Non è un caso che il quarto d'ora da incubo vissuto dal Cagliari nella parte centrale del primo tempo coincida proprio con le ispirazioni dei due attaccanti nerazzurri. Arriva una traversa di Lookman al termine di uno slalom irresistibile (nella stessa azione anche un palo successivo di Zappacosta), poi un sinistro dello stesso anglo-nigeriano - parato - e infine il gol del vantaggio, confezionato da De Ketelaere con un delizioso assist da destra per il compagno di reparto, fulmineo nel firmare il suo secondo gol stagionale.
Dal primo tempo emergono dati abbastanza netti che era però facile immaginare anche prima della partita. L'Atalanta è una macchina ben rodata che pur avendo cambiato qualche effettivo in corsa si porta dietro le certezze della lunghissima era gasperiniana. Si poteva sospettare qualche momento d'affanno, eredità dell'Europa League di giovedì. Invece il dominio territoriale è totale, costante. Il Cagliari è una squadra che fa quello che può, orgogliosa della sua umiltà, refrattaria ai nomi troppo noti che in tempi recenti ne hanno rappresentato un limite grave.
Si guarda in giro Ranieri durante l'intervallo. Grandi idee dalla panchina non gli arrivano e allora prova a rimescolare le posizioni in campo, toglie Deiola in difficoltà, mette Zappa e disegna un 4-4-2 di leicesteriana memoria. L'Atalanta invece resta com'è, ma rientra in campo nella ripresa sollevando un tantino il piede dall'acceleratore, forse cominciando a risentire della partita di giovedì contro il Rakow. I sardi, meglio disposti in ampiezza, provano a sfruttare le corsie esterne anche sapendo che in mezzo non c'è l'ariete che potrebbe far fruttare questa nuova disposizione. Ci prova Shomurodov, ma in mezzo ai tre corazzieri del Gasp ha poche possibilità.
Certo, Ranieri deve arrangiarsi con quello che ha ed è proprio la sua esperienza il plusvalore che la società spera di giocarsi per restare in serie A. Per mezz'ora la partita sembra essersi riequilibrata, qualche mezzo segnale dai sardi arriva dalle parti di Musso, ma l'Atalanta è un'altra cosa, ha risorse tecniche decisamente superiori, ad esempio Mario Pasalic che entra della panchina e va a segnare il gol del 2-0 con un colpo da biliardo di quelli che lo caratterizzano da sempre, dopo uno scambio delizioso con Muriel. Con questo episodio praticamente si chiude una partita che il Cagliari prova a riaprire quasi casualmente quando Oristanio, appena entrato, colpisce la traversa. Troppo poco per impensierire una squadra nerazzurra che quando entra in campo con la mentalità giusta è difficile da affrontare per chiunque.
LE PAGELLE
De Ketelaere 7 - Davvero un altro giocatore rispetto a quello che si era visto al Milan. Si presenta con personalità e dopo dodici minuti sfiora il gol con una giocata sontuosa. Si trova alla perfezione con Lookman al quale regala l'assist dell'1-0.
Radunovic 5,5 - Luci e ombre nella sua prestazione, con una grande parata iniziale su De Ketelaere e poi un'incertezza abbastanza evidente sull'azione dell'1-0 nerazzurro, incertezza che lascia via libera a Lookman.
Ederson 6,5 - Un giocatore che non attrae molto l'attenzione se non ci si concentra sul suo movimento, ma guardando bene si scopre che è un tuttocampista sempre posizionato nella maniera giusta e programmato per la giocata perfetta. Magari semplice ma perfetta.
Lookman 7,5 - La perfetta traduzione del concetto di fantasia applicato al calcio. Difficile prevedere quello che farà quando riceve palla, spesso sorprende gli avversari svariando su un binario che sembrerebbe morto ma che invece lo porta a fare male davvero. Agli altri ovviamente. Già nel primo tempo, un gol e una traversa.
Kolasinac 7 - Il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero nella loro rosa, con un altissimo livello di professionalità, un'attenzione scientifica per i compiti da svolgere, una duttilità che gli permette di fare vari ruoli senza scompensi tattici per la squadra. Potenza atletica impressionante, unico limite qualche scatto di nervosismo.
Ruggeri 6,5 - Pronosticato come riserva fissa prima dell'inizio della stagione, sta dimostrando di essere un esterno sinistro affidabilissimo in una squadra che su quel ruolo punta moltissimo.
Nandez 6,5 - Probabilmente l'unico giocatore di categoria veramente elevata nel Cagliari, importante nel limitare i danni soprattutto in fase difensiva, anche se viene invogliato a fare qualcosa di troppo dalle parti dell'area avversaria.
Luvumbo 5,5 - In qualche momento ci si fa l'idea che almeno lui possa creare qualche difficoltà alla difesa atalantina, ma poi si capisce che alla nuvola di fumo che sembra sollevare, poi fa seguito un momento di aridità totale.
Koopmeiners 7 - Preziosissimo equilibratore di tutto il gioco offensivo, con partecipazione arttiva anche a quello difensivo, in una posizione che gli consente di dare il meglio di sè.
Musso 6,5 - Poco impegnato nel primo tempo, diventa preziosissimo nella ripresa quando va a tappare con uscite tempestive fuori dall'area qualche buchino lasciato dai compagni.
Pasalic 6,5 - Risorsa importantissima anche quando entra dalla panchina, per le sue capacità di inserimento e per le sue doti tecniche sopraffine.
IL TABELLINO
ATALANTA-CAGLIARI 2-0
Atalanta (3-4-1-2): Musso 6,5; Scalvini 6, Djimsiti 6, Kolasinac 7; Zappacosta 6,5 (35' st Adopo sv), De Roon 6, Ederson 6,5 (15' st Muriel 6,5), Ruggeri 6,5 (35' st Toloi sv); Koopmeiners 7; De Ketelaere 7 (22' st Holm 6), Lookman 7,5 (22' st Pasalic6,5). Allenatore: Gasperini7 . A disp.: Carnesecchi, F. Rossi, Palomino, Zortea, Hateboer, Cortinovis, Miranchuk.
Cagliari (3-5-2): Radunovic 5,5; Hatzidiakos 6,5 (19' st Augello 5,5), Dossena 6, Obert 5,5; Nandez 6,5, Sulemana 5,5 (19' st Viola 6), Makoumbou 5,5, Deiola 5 (1' st Zappa 6), Azzi 5,5 (33' st Oristanio 6,5); Luvumbo 5,5, Shomurodov 5 (33' st Petagna sv) . Allenatore: Ranieri 6. A disp.: Aresti, Scuffet, Goldaniga, Prati.
Arbitro: Feliciani
Marcatori: 33' pt Lookman (A), 31' st Pasalic (A)
Ammoniti: Djimsiti (A), Deiola, Luvumbo (C)
Espulsi: -
LE STATISTICHE DI ATALANTA-CAGLIARI 2-0
Mario Pasalic, con il gol odierno, è arrivato a quota 50 reti nei cinque grandi campionati europei; in aggiunta, questa è la sesta stagione consecutiva in cui il centrocampista croato va in gol con la maglia dell’Atalanta in Serie A.
Solo Ivan Perisic (49) ha realizzato più reti di Mario Pasalic (44, al pari di Kalinic e Budan) tra i giocatori croati nella storia della Serie A.
Tra le squadre affrontate almeno 50 volte in Serie A, il Cagliari è quella contro cui l’Atalanta vanta la più alta percentuale di vittorie nel massimo campionato (42%, 24 su 57).
Il Cagliari ha perso cinque delle ultime sei sfide con l’Atalanta in Serie A (1V) tante sconfitte quante subite nelle precedenti 14 gare contro i bergamaschi nel massimo campionato (7V, 2N).
Il Cagliari ha realizzato una sola rete nel primo tempo in queste prime cinque giornate di campionato (vs Bologna): solo Empoli e Udinese (entrambe a zero) hanno fatto peggio dei sardi nel periodo in Serie A.
Da inizio anno, Davide Zappacosta è uno dei tre difensori ad aver colpito il maggior numero di legni tra i giocatori attualmente presenti nei Top-5 campionati europei (tre, al pari di Vanderson del Monaco e Niklas Süle del Borussia Dortmund).
Era dal 7 ottobre 2018 (vs Sampdoria) che l’Atalanta non colpiva due legni nel primo tempo di un match di Serie A giocato al GEWISS Stadium.
Charles De Ketelaere ha preso parte a quattro reti (due gol e due assist) in sei presenze con l’Atalanta tra tutte le competizioni: ovvero tre partecipazioni in più di quanto registrato nelle precedenti 40 gare disputate con il Milan considerando tutte le competizioni.
Ademola Lookman ha trovato la rete nelle ultime due partite di Serie A (vs Fiorentina e Cagliari) per la prima volta dallo scorso gennaio – in quel caso tre match di fila in gol per il nigeriano nel massimo campionato (contro Salernitana, Juventus e Sampdoria).