PAROLE DI EX

Balotelli chiama il Milan: "Sono pronto a fare il vice Giroud"

L'attaccante dell'Adana ha parlato ai microfoni di TvPlay proponendosi (scherzosamente?) ai rossoneri

Balotelli, primo allenamento con l'Adana Demirspor

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Il Milan è sempre rimasto nel cuore di Mario Balotelli. SuperMario non ha mai smesso di amare i colori rossoneri che sin da bambino lo hanno accompagnato. L'ex bomber della Nazionale è riuscito a coronare il sogno di vestire quella maglia nella stagione 2013-14 mettendo a segno 26 gol in 43 partite prima di fare un breve ritorno nell'annata 2015-16 con 20 presenze e una sola rete all'attivo. L'attuale giocatore dell'Adana Demirspor Kulübü ha però aperto la strada per un possibile rientro a Milano in un'intervista rilasciata a TvPlay

Balotelli ha infatti parlato del mancato arrivo in estate di un vice-Giroud alla corte di Stefano Pioli lanciando un'autocandidatura qualora i rossoneri avessero bisogno: "Serviva un giocatore più giovane? Eccomi qua (ride, ndr) – scherza SuperMario -. Il problema del Milan è che i giocatori giovani che prendi poi si devono confrontare con San Siro che non è uno stadio come gli altri, servono giocatori di personalità".

Nulla di serio per ora, tuttavia l'ex centravanti dell'Inter non ha mancato di parlare di Rafael Leao, perno divenuto ormai insostituibile dell'attacco del Milan: "Pioli mi piace, ma se Leao non sta bene il Milan fa ben poco. Se Leao ha una giornata no, è difficile che il Milan vinca”.

Nel corso dell'intervista Balotelli è tornato a parlare anche del suo passato all'Inter e del rapporto con Josè Mourinho, attuale tecnico della Roma e allenatore con cui ha conquistato il Triplete.

"Mourinho non è mai stato un allenatore dal grande gioco. Lui è più carismatico, ti dà la grinta e cattiveria agonistica. Ha le sue idee di gioco, ma non va troppo per la tattica. Ha un bel carattere Mou. È particolare. A me faceva morire dal ridere - ha spiegato l'attaccante dell'Adana -. C’erano anche scontri, però ti motivava. Tirava fuori il meglio e il peggio di te. Quell’Inter in cui ho giocato era una rosa di 25 fenomeni. Mourinho è arrivato alla Roma e ha vinto la Conference League, ma è un allenatore che vince sempre. Ed è un qualcosa che devi avere dentro. Non si può attaccare sempre Mourinho: è inattaccabile. Anche Mancini all’Inter aveva la rosa, però non ha vinto come Mou”.

Il ricordo dei bei tempi passati in maglia nerazzurra non bastano però per far propendere a un suo ritorno sull'altra sponda del Naviglio dopo l'infortunio patito da Marko Arnautovic: "Fare la quarta punta ?Ottava magari (ride, ndr.), io sto bene all’Adana - ha concluso Balotelli -. Arabia Saudita? Se il progetto funziona, anch’io vado fra qualche anno”.

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