Donnarumma campione affermato e Donnarumma ragazzo di 24 anni: il portiere del Psg e dell'Italia si confessa a Maria Luisa Jacobelli, in una lunga intervista concessa in esclusiva a SportMediaset. Ecco i sogni, gli obiettivi e le riflessioni di Gigio.
Come vive il fatto di essere ancora molto giovane ma già con tanta esperienza nel mondo del calcio?
"E' vero, ho giocato tante partite e sono ancora giovane, ho 24 anni ma mi sento sempre più maturo. Devo sicuramente crescere ancora, però la vivo in maniera molto serena, vado avanti per la mia strada e questa è la cosa più importante”.
Ha dimostrato poi di avere anche forza mentale per sopportare e superare anche le critiche. Come fa?
"E’ dura, non è facile però bisogna estraniarsi da tutto. Siamo umani, è normale leggere le cose anche sui social ma è fondamentale riuscire ad estraniarsi e lavorare duramente. Qualche errore capita e ne capiteranno altri perché non siamo dei robot ma l’importante è lavorare duramente e andare avanti per la propria squadra".
Sente a volte la mancanza di vivere come un ragazzo qualsiasi di 24 anni?
"A volte sì, però diciamo che ho scelto io di fare questo lavoro e quindi non ne risento più di tanto. Sono contentissimo di andare in ritiro, di andare a giocare la domenica e di avere questa pressione perché è positiva. Spero che molti ragazzini che stanno iniziando a giocare possano arrivare a un certo livello per sentire le pressioni che sentiamo noi, anche nelle grandi partite. È il bello del calcio e mi piace tantissimo".
Come si trova a Parigi?
"Parigi è bella, all’inizio è stata un po’ dura perché sono uscito dalla mia comfort zone. Io sono sempre stato al Milan, sono cresciuto lì ed è stata dura lasciare quella squadra ma ora va molto meglio. Mi sto ambientando, sto imparando la lingua, ho degli amici e sta andando bene".
Donnarumma ha ancora un sogno irrealizzato?
“Spero di vincere il più possibile, sia con il club che con la Nazionale. Il mio sogno sarebbe quello di vincere la Champions e il Mondiale con l’Italia. Spero di riuscirci un giorno, ce la metterò tutta. Quello sarebbe il massimo".
Un pensiero al Pallone d’Oro?
“Non è facile, io ho già vinto il premio Yashin ed è stata una soddisfazione incredibile. Il pallone d’Oro non è facile ma è bello sognare: ce la metteremo tutta e chissà".
Come vedo le italiane in Champions quest’anno?
“Molto bene e lo si è visto anche dallo scorso anno con il Milan in semifinale e l’Inter in finale. Il Napoli è uscito ai quarti. Le vedo bene e penso che andranno lontano perché sono squadre molto forti, compresa la Lazio".
La più forte tra le squadre italiane?
“L’anno scorso il Napoli ha fatto un grandissimo campionato e ha fatto bene in Europa, ha giocato alla grande e potrà dire la sua anche quest’anno anche se è partito un po’ male. Il Milan è molto forte, ce l’abbiamo nel girone e sarà una sfida durissima. L’Inter ha giocato alla pari col City in finale e può dire la sua. La Lazio ha iniziato molto bene pareggiando con l’Atletico Madrid con il gol del mio amico Ivan. Siamo messi bene in Italia".
Sogna di segnare un gol in Champions come Provedel?
“Mio cognato mi ha scritto l’altro giorno che sarebbe un suo sogno vedermi segnare. Spero possa capitare anche se vorrebbe dire che stiamo perdendo. Spero di vincere prima”.
Come ci sente a essere l’idolo dei portieri più giovani?
“Spero di dare l’esempio sia in campo che fuori. Spero di riuscirci con il mio comportamento. Sono orgoglioso di essere l’esempio per tanti”
Come ha vissuto il cambio di Ct tra Spalletti e Mancini?
“E’ stato duro, non ce l’aspettavamo ma dobbiamo solo ringraziare mister Mancini per quello che ci ha dato e per quello che abbiamo fatto. Abbiamo fatto la storia vincendo l’Europeo. Io ho un ottimo rapporto con lui, lo sento spesso e gli faccio un grande in bocca al lupo per il futuro. Con Spalletti penso che faremo grandi cose perché è un grande allenatore che fa giocare bene le sue squadre. Ci toglieremo grandi soddisfazioni con lui. Non lo conoscevo di persona, sapevo che era un grande allenatore ma vedendolo da vicino si percepisce ancora di più la sua grandezza”.