Napoli ritrovato: Osimhen decisivo anche senza sorriso, Kvaratskhelia vecchia maniera
Il nigeriano non ha ancora mandato giù il video social della discordia ma risponde presente, il georgiano sembra aver ritrovato il giusto smalto
È presto per parlare di difficoltà interamente superate o del Napoli da scudetto ritrovato ma è innegabile che il poker all'Udinese - pur con la 'tara' di un avversario che sin qui non ha ancora vinto, secondo peggior attacco e terza peggior difesa della Serie A - era proprio quel che serviva alla squadra di Garcia per ritrovare quella serenità minata da alcuni risultati e situazioni personali. Il successo in Serie A mancava da tre partite e la sconfitta dell'Inter, oltretutto, ha pesantemente accorciato la distanza dalla vetta.
Situazioni personali, dicevamo, con prima su tutte quella relativa a Victor Osimhen e il video social della discordia. Ieri i fari erano tutti puntati sul nigeriano che, eufemismo, ha dimostrato di non sprizzare gioia da tutti i pori ma ha risposto sul campo, che poi è quello che tutti i tifosi (arrabbiati per le foto con la maglia del Napoli rimosse dal profilo Instagram) vogliono, e non è un caso che il numero 9 sia stato acclamato e applaudito in lungo e in largo. Prima ha ceduto il rigore a Zielinski nonostante Garcia volesse fosse lui il battitore, poi al gol personale ha esultato freddamente, vendendo travolto comunque dall'amore dei compagni. Non convintissimo (ancora) al cambio, ha comunque stretto la mano all'allenatore dimostrando che i cattivi pensieri in testa non sono figli della situazione vissuta a Bologna.
La situazione, insomma, deve ancora ricomporsi per intero. Osimhen voleva scuse ufficiali che invece sono arrivate "solo" in forma privata, secondo lui il club ci ha messo troppo a rimuovere il video dello scandalo su TikTok ed è evidente che le difficoltà pre-esistenti nel rinnovo del contratto ora hanno un ostacolo in più. Il Chelsea e l'Arabia Saudita continuano a spingere ma, detto che siamo a fine settembre, due sono le certezze: il nigeriano resterà a Napoli almeno sino a fine stagione e la scadenza nel 2025 impone scelte definitive, in un senso o nell'altro, entro fine stagione.
Un sorriso, quello sì bello pieno, è invece arrivato dalla prestazione di Kvaratskhelia, scintillante come non si vedeva da tempo e che soprattutto si è tolto dalle spalle il peso del gol che non arrivava: il 3-0, misto di furbizia e tecnica, ha sostanzialmente indirizzato la partita alla sua conclusione eppure l'esultanza sfrenata davanti ai tifosi ha fatto capire quanto servisse questa rete al georgiano. Se a questo aggiungiamo l'assist a Simeone, completiamo una pagella da 7,5: serviranno altre conferme ma, se è tornato Kvaradona, per il Napoli e Garcia da qui in avanti sarà tutto meno complicato.