Milan-Pioli, azzardo premiato: dal turnover spuntano i vice-Krunic
Il tecnico rossonero è stato l'unico tra le grandi a dare ampio spazio alle seconde linee. Tre i risultati: vittoria, primo posto e un paio di buone scoperte
Diciamo la verità, alla lettura della formazione anti-Cagliari il primo pensiero è stato "ma che combina Pioli? Così rischia di lasciare altri punti sul campo". Già, perché per quanto la squadra sarda non fosse l'avversario più pericoloso possibile, cinque cambi - metà formazione, in pratica - nella stessa partita davano la sensazione di un Milan che avrebbe potuto avere molte difficoltà. Sensazione, tra l'altro, confermata dal gol di Luvumbo. I rossoneri, invece, hanno ottenuto nella stessa sera tre risultati inaspettati: vittoria convincente in rimonta, primo posto in classifica grazie al ko dell'Inter e un paio di buone scoperte. Soprattutto quest'ultimo aspetto, come tutto sommato ha sottolineato il tecnico a fine gara, è tanto sorprendente quando positivo: Adli prima e Musah nel finale hanno infatti dimostrato di poter giocare da vice-Krunic sia pure in modalità diversa (più tecnico il primo, molto dinamico il secondo). In quel ruolo, cioè, che a tutti, a mercato chiuso, sembrava scoperto.
Non solo: le "riserve", con qualche discontinuità alla voce Chukwueze, ancora atteso dal salto di crescita necessario, hanno dimostrato di poter essere una seconda squadra in grado di portare punti anche senza i titolari (il gol di Okafor, utilizzato da centravanti, è un altro aspetto molto positivo). Il che, per dirla come Marotta, allarga quell'idea di titolari e co-titolari che ciascun allenatore vorrebbe poter avere a disposizione.
Chiariamo: il Milan non è stato travolgente e il Cagliari ha dimostrato grandi difficoltà già nelle gare precedenti in questa categoria. Insomma, se c'era una gara in cui rischiare era probabilmente questa. Ma un po' tutti, da Adli a Musah, passando per Okafor, ma anche lo stesso Pobega, possono e potranno dare un contributo importante alla causa. Senza dimenticare Sportiello, bravissimo come vice-Maignan, e Florenzi, le cui quotazioni stanno salendo vertiginosamente e parallele alla voglia di Pioli di avere un terzino-centrocampista, ruolo che sembra ritagliato alla perfezione per lui.
Fatto sta che in fondo a una giornata che avrebbe potuto essere pericolosa, con un azzardo grande buttato lì sul tavolo, Pioli non ha solo fatto riposare i titolari prima del doppio appuntamento con Lazio e Borussia Dortmund, ma ha anche rosicchiato tre punti all'Inter che, al contrario, ha spremuto ulteriormente i soliti noti, da Acerbi a Calhanoglu fino a Barella, Lautaro e Thuram (quest'ultimo per un tempo). Lo stesso hanno fatto il Napoli, che ha giocato con i titolari (salvo gli infortunati), la Juve, in gran parte la Lazio e perfino l'Atalanta. Il colpo, in altre parole, è grosso. Tra sabato (Lazio) e mercoledì (Borussia Dortmund) scopriremo poi se anche decisivo per il futuro dei rossoneri.