nuovo stadio

San Donato, Rozzano e… se alla fine lo stadio di Milan e Inter fosse ancora San Siro?

I rossoneri avanti su San Donato e i nerazzurri approfondiscono a Rozzano ma i club scrivono al Comune di Milano: chiarezza su San Siro

Il Milan tira dritto sull'ipotesi San Donato, l'Inter stessa sta approfondendo il discorso Rozzano ma sia nerazzurri che rossoneri non vogliono dire ancora addio al progetto di uno nuovo stadio al posto di San Siro. Non è un caso che martedì Alessandro Antonello, CEO dell'Inter, e Paolo Scaroni, presidente del Milan, abbiano scritto al sindaco Giuseppe Sala due lettere distinte, con sfumature anche diverse, ma che, di fatto, contenevano la stessa domanda: deve essere il comune di Milano a dirci con definitiva chiarezza se il vincolo posto sul secondo anello del Giuseppe Meazza può essere rimosso, e quindi si possa costruire un nuovo impianto sul terreno attuale, oppure no, con le società che quindi uscirebbero dai confini urbani.

 Milan e Inter, riporta La Repubblica, rispediscono dunque al mittente la richiesta di Sala, secondo il quale sono invece i club a dover comunicare se il progetto "nuovo San Siro" sia definitivamente abbandonato o meno. Uno stallo che non aiuta nessuno, uno stallo che la lettera dei nerazzurri vuole superare in modo netto chiedendo anche di "concludere l'iter referendario per comprendere come la cittadinanza reputi il progetto nel suo complesso". Dal canto loro i rossoneri non vanno poi molto lontano dai cugini, sottolineando come "non sia stata ancora adottata alcuna definitiva determinazione in ordine all'ammissione e allo svolgimento di referendum, sia abrogative che propositivo". La richiesta al Comune di Milano, dunque, è quella di "adottare nel più breve tempo possibile ogni determinazione sulla volontà di dare seguito al procedimento in essere". In buona sostanza Milan e Inter chiedono a Sala di fare un referendum cittadino per capire cosa fare una volta per tutte con San Siro, un po' per una logica necessità di programmazione un po' perché, alle giuste condizioni, le società resterebbero a Milano più che volentieri.

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 Il sindaco sembra voler prendere ulteriore tempo, da un lato non può togliere il vincolo culturale e dall'altro non vorrebbe perdere Inter e Milan, per un fattore di prestigio - e ovviamente di introiti economici - dalla città. "Scaroni sa benissimo che se avessi la possibilità di togliere il vincolo su San Siro lo toglierei. Credo che un vincolo del genere, che tra l'altro è di tipo culturale, sia una follia. Siccome qualcuno l'ha messo questo vincolo dobbiamo capire cosa possiamo fare. Non ho il potere di toglierlo ma se lo potessi fare lo toglierei in un secondo. Noi abbiamo scritto qualche tempo fa alle due società per avere un aggiornamento e siamo in attesa, ho capito che lo faranno a breve. Il loro ragionamento è: può darsi che San Siro si possa mettere a posto ma se ci vogliono due anni andiamo in questi anni a giocare altrove?. Questo è il vero punto" ha spiegato ieri Sala.

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