CRISI ROMA

Roma, Mourinho non sei più tu: zero rabbia, è sparito il suo Dna

La nave giallorossa sta pericolosamente affondando mentre il portoghese è lontano parente di quello che conoscevamo 

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Mentre la Roma affondava sotto i gol del Genoa al Ferraris, a colpire è stata la faccia di Josè Mourinho, inerme davanti alla panchina. Nel suo peggior inizio di stagione in carriera (e del club giallorosso nell'era dei tre punti), con appena un successo in sei partite, a risaltare è l'atteggiamento dello Special One davanti alle telecamere. Pacato e senza toni alti, come se si fosse un po' spento quel fuoco che lo ha caratterizzato in tutta la sua carriera. Dove il suo spirito battagliero? Sicuramente non lo si è visto nemmeno nei calciatori: squadra troppo lunga e senza la capacità di reagire con razionalità davanti alle difficoltà. Insomma una Roma lontana parente di quella capace di centrare due finali europee in altrettanti stagioni con il portoghese.  

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Proprio ai traguardi europei raggiunti l'ex tecnico dell'Inter ha fatto riferimento nel post-partita. Le solite frecciate, seppur con tono mesto, non sono mancate al novantesimo. A far rumore sono stati specialmente i riferimenti al gruppo "Questa è la rosa, non c'è tempo per piangere" e la nostalgia per Roger Ibanez, finito in Arabia Saudita "La gente parlava degli errori di Ibanez con palla e ogni tanto giravano delle situazioni che erano diventate iconiche (nei derby, ndr) ma lui dava solidità a livello difensivo". Come a dire: questi calciatori abbiamo e non si può fare altro al momento. Nemmeno pescare dal mercato. Parole che sicuramente non passeranno con indifferenza nello spogliatoio.

Lì dove si trovano pure Romelu Lukaku e Paulo Dybala, due dei big che hanno ciccato al Ferraris. Senza dimenticare il rientrante Pellegrini. Zero invenzioni, solo il compitino: nessuna presa di responsabilità. Poco e nulla sotto agli occhi attenti dell'ex capitano Francesco Totti. Numeri alla mano i giallorossi sembrano aver perso la propria identità: gli undici gol subiti fino ad ora gridano vendetta. Troppi per Mou, che sulla solidità difensiva ha costruito il Dna della sua Roma. È crisi vera, ed è necessario che lo Special One torni davvero Special per riportare la barca fuori dalla tempesta. Magari con l'aiuto della proprietà, che pure sulla carta aveva condotto un mercato importante. Ma la sentenza del campo, per ora, dice altro.

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