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Aurelio de Laurentiis: "Sì al commissario per gli stadi: oggi l'Italia non fa bella figura all'estero"

Il presidente azzurro: "Ha ragione Abodi sulla necessità di un commissario per il problema degli stadi di calcio in Italia"

Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, ha aperto alla possibilità di un commissario per risolvere l'annoso problema degli stadi in Italia: "Ragioneremo sulla possibilità di un commissario stadi per gli Europei di calcio 2032, non per sovrapporci agli interessi territoriali ma per uniformare il procedimento e mettere tutti nella stessa condizione". Proposta che Aurelio de Laurentiis, presidente del Napoli, dimostra di gradire: "Ha ragione Abodi, c'è questa necessità. Il calcio italiano fa fatica a mettersi lo smoking durante le proprie rappresentazioni rispetto alle altre nazioni. Nel campionato italiano militano centinaia di calciatori appartenenti ad altre nazioni e quindi vengono seguiti da tantissimi supporters all’estero, nei confronti dei quali non facciamo certo una figura all’altezza del nostro calcio per via degli impianti screditando anche la nostra nazione. Per non parlare poi dei problemi relativi alla sicurezza".

IL COMUNICATO
Ha ragione il ministro Andrea Abodi sulla necessità di un commissario per il problema degli stadi di calcio in Italia. Gli stadi non possono restare nella proprietà indisponibile dei comuni. Non tutti i comuni hanno i fondi necessari nè per trasformare gli stadi obsolescenti da 60 anni nè per manutentarli. Il calcio italiano fa fatica a mettersi lo smoking durante le proprie rappresentazioni rispetto alle altre nazioni. Bisogna considerare che nel campionato italiano militano centinaia di calciatori appartenenti ad altre nazioni e quindi vengono seguiti da tantissimi e fedelissimi supporters all’estero, nei confronti dei quali non facciamo certo una figura all’altezza del nostro calcio per via degli impianti screditando anche la nostra nazione. Anche le modalità di ripresa delle partite stesse sono spesso compromesse dalla inadeguatezza degli impianti. Per non parlare poi dei problemi relativi alla sicurezza. È importante che Abodi spieghi al commissario prescelto che non bisognerà assolutamente sposare l’abituale “burocratese” che ha ingessato sempre il nostro paese liberando gli stadi da autorizzazioni complesse e spesso sottoposte a sovrintendenze digiune completamente di cultura dello sport, ma avvezze per natura a sposare in toto il suddetto “burocratese”. Il Presidente Aurelio De Laurentiis