PREMIER LEAGUE

Premier, Manchester ko: City e United sconfitti. Il Tottenham supera al 96’ il Liverpool

I Citizens cadono 2-1 con i Wolves, 0-1 del Crystal Palace ad Old Trafford. 0-4 Gunners sul Bournemouth, mentre gli Spurs vincono 2-1 contro i Reds, in nove per i rossi a Jones e Jota.

© Getty Images

La settima giornata di Premier League non sorride a Manchester: il City perde 2-1 con il Wolverhampton, mentre è 0-1 del Crystal Palace con lo United. Il big match tra Tottenham e Liverpool termina 2-1: decide un’autorete di Matip al 96’, nei Reds espulsi Jones al 26’ e Jota al 69’. Vince 0-4 l’Arsenal, ospite del Bournemouth. Batosta per il Brighton, che perde 6-1 in casa dell’Aston Villa, ok Newcastle (2-0 sul Burnley), West Ham e Luton.

WOLVERHAMPTON-MANCHESTER CITY 2-1
Pedro Neto sblocca l’incontro con una grande discesa sulla fascia destra che culmina nel cross teso deviato da Ruben Dias che causa l’1-0. La formazione di Guardiole cerca insistentemente lo spazio per il pareggio, ma i primi 45’ si chiudono ancora senza reti dei campioni d’Inghilterra. Quando il gioco si fa duro serve un lampo individuale per riprende la partita e ci pensa Julian Alvarez poco prima dell’ora di gioco, con un delizioso calcio di punizione che si infila all’incrocio dei pali. I lupi reagiscono e ripassano in vantaggio con Hee-Chan Hwang, che al 66’ riceve da Cunha e riporta avanti i suoi. Il punteggio di fatto non cambia: vittoria prestigiosa per gli uomini di O’Neil, ora a sette punti, mentre restano primi i campioni in carica, grazie alla sconfitta del Liverpool.

BOURNEMOUTH-ARSENAL 0-4
Dopo 17’ Odegaard inventa per Jesus, che colpisce traversa di testa e regala sul rimpallo un tap-in facile facile per Saka, che porta in vantaggio i Gunners. Cercano di reagire le Cherries, ma nel finale della frazione arriva anche il calcio di rigore in favore degli ospiti, trasformato perfettamente da Odegaard. Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo, ossia con un penalty per gli ospiti che questa volta viene affidato ad Havertz, che si sblocca così con la nuova maglia. Ben White completa la festa nel recupero, calando il poker. Diventano così 17 i punti in classifica dell’Arsenal, temporaneamente secondo a meno uno dal City, mentre il Bournemouth resta a tre.

MANCHESTER UNITED-CRYSTAL PALACE 0-1
In un primo tempo fino a quel momento senza occasioni, la prima rete della partita la realizza in girata l’ex Sampdoria Andersen, che col destro batte Onana dopo 23’. Casemiro è ancora l’uomo più pericoloso dei Red Devils e sfiora la rete al 40’ con un colpo di testa da calcio d’angolo, alto di poco. Si alza la pressione dei padroni di casa, che in avvio di ripresa ci provano con Bruno Fernandes e Hojlund, ma il loro assedio si rivela ancora una volta sterile e certifica il colpaccio degli ospiti, che superano così la formazione di Ten Hag anche in classifica, con il Palace che si issa a undici lunghezze, due in più dei padroni di casa.

NEWCASTLE-BURNLEY 2-0
Dopo un avvio non perfetto, gli uomini di Howe prendono le redini del gioco e passano in vantaggio grazie al paraguaiano Almiron, che spara all’incrocio col suo mancino dal limite a permette ai suoi di condurre il primo tempo in vantaggio. I bianconeri prendono il controllo del match e raddoppiano su rigore con Isak a un quarto d’ora dalla fine, mentre gli avversari non riescono a porre fine alla propria crisi di risultati. Sono ora dodici i punti del Newcastle, mentre resta uno quello degli ospiti, in fondo alla graduatoria e ancora senza vittorie in campionato. 

WEST HAM-SHEFFIELD UNITED 2-0
Gli Hammers passano con il mancino di Bowen al 24’ e passano sul 2-0 al 37’ con la conclusione di Soucek, che pone il punto esclamativo su una prima frazione dominata dai padroni di casa. Gli ospiti sfiorano più volte la rete del 2-1, ma alla fine termina così la partita. Sale a tredici lunghezze la squadra di Moyes, mentre lo Sheffield resta ultimo.

EVERTON-LUTON 1-2
Ottimo impatto degli ospiti, che alla mezz’ora sono già avanti di due reti: prima Lockyer ribadisce in rete un colpo di testa di Morris finito sulla traversa, poi è proprio il numero 9 a raddoppiare sette minuti dopo col destro. A 4’ dall’intervallo, Calvert-Lewin dimezza lo svantaggio. Si difende strenuamente la formazione neopromossa, che riesce a mantenere il risultato e trova il primo successo in campionato, agganciando proprio i Toffees a quattro lunghezze.

ASTON VILLA-BRIGHTON 6-1
De Zerbi incassa una delle più pesanti sconfitte da quando è sulla panchina del Brighton: l'Aston Villa domina e si impone 6-1. La partita inizia malissimo per i Seagulls: al 14', infatti, McGinn lancia sulla destra Cash che mette al centro per Watkins, cinico da pochi passi a siglare l'1-0 per i Villans. Il raddoppio arriva sette minuti dopo e nasce da un errore in impostazione di Veltman: Diaby recupera palla e lancia ancora Watkins, che entra in area, si porta la palla sul destro e batte sul primo palo un poco reattivo Steele. Le brutte notizie per gli ospiti non sono però finite, perché al 26' arriva addirittura il clamoroso 3-0: Diaby conclude, Steele risponde ma l'ex Leverkusen ci riprova, facendo carambolare la sfera su Estupinan che, in modo goffo, commette un clamoroso autogol. De Zerbi prova a correre ai ripari con un triplo cambio: dentro Joao Pedro, Ansu Fati e Lamptey. E l'ex Barcellona è subito incisivo: al 50', segna la rete del 3-1 che arriva in modo un po' fortunoso, con la sfera che arriva allo spagnolo che accorcia. Questa, però, è la giornata di Watkins e, infatti, al 65' arriva la tripletta su assist di McGinn, un gol che pone definitivamente fine alle speranze di rimonta del Brighton. Gli ospiti tirano i remi in barca e i padroni di casa ne approfittano per dilagare con Ramsey (a segno all'85' ed entrato al 57' al posto di Zaniolo) e Douglas Luiz (97'). Con questo pesantissimo 6-1, l'Aston Villa si porta a quota 15 punti in classifica, gli stessi di un Brighton scosso da una giornata da dimenticare.

TOTTENHAM-LIVERPOOL 2-1
Beffa nel finale per il Liverpool, che deve cedere in nove al Tottenham per un’autorete di Matip. Il primo turning point della partita arriva al 25’, quando l’intervento di Curtis Jones viene revisionato al Var e sancisce l’espulsione del centrocampista di Klopp. Prende il controllo della partita il Tottenham e Son firma il vantaggio al 36’, quando dopo aver ricevuto da Richarlison realizza col destro. Reagisce la squadra ospite, che in dieci trova il gol del pareggio nel recupero della prima frazione con Gakpo, che controlla una sponda aerea di Van Dijk e calcia alle spalle di Vicario. Dopo aver riequilibrato la sfida e aver resistito alle offensive dei padroni di casa, il Liverpool si vede cacciare anche Diogo Jota, che nel giro di un minuto prende due cartellini gialli e lascia ingenuamente i suoi in nove per gli ultimi venti minuti. La spinta della squadra di Postecoglou produce gli effetti sperati al sesto minuto di recupero, quando Pedro Porro lascia partire un cross basso e teso che Matip tocca nella propria porta. I Reds restano così a 16 punti, mentre gli Spurs agganciano l’Arsenal al secondo posto a 17.

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