"Durante il periodo di vacanze ho avuto la più grande, la più pazza offerta di lavoro che un allenatore abbia mai avuto nella storia del calcio e l'ho rifiutata per la parola ai mie giocatori, a Friedkin e ai tifosi" così José Mourinho, nella conferenza stampa alla vigilia del match contro il Frosinone, ha sottolineato la fedeltà alla Roma dopo i giorni burrascosi arrivati per la sconfitta contro il Genoa. A cosa si riferisce il tecnico portoghese è presto detto: nell'estate delle spese pazze dell'Arabia Saudita era rientrato pure lui nel mirino, con un'offerta da 30 milioni di euro l'anno recapitatagli dall'Al Hilal.
Da giugno ad agosto il pressing arabo su Mou è stato asfissiante, tanto che l'allenatore a mercato ancora aperto aveva detto: "Un no definitivo? Non è definitivo, non lo è. In passato rifiutai la proposta più incredibile che un allenatore abbia mai ricevuto quando la Cina mi offrì la panchina della Nazionale e di un club nel quale avrebbero giocato tutti i nazionali. Una proposta economica indecente, fuori dal mondo e da tutti i parametri". Una proposta che l'Al Hilal (squadra che nelle scorse settimane, tra gli altri, ha comprato Koulibaly, Milinkovic-Savic e Neymar) aveva superato e magari ribadirà la prossima estate quando Mourinho, stavolta sì, magari accetterà.