Tutti sono importanti, tutti sono utili. Qualcuno però è imprescindibile. Calhanoglu appartiene a questa seconda categoria. Non è il solo nella rosa a disposizione di Inzaghi, ma il discorso non cambia: c'è un'Inter con il turco e c'è un'Inter senza e parlando di Champions questo risulta tanto più chiaro ricordando proprio la partita d'esordio contro la Real Sociedad quando l'assenza di Hakan si era fatta decisamente sentire. Ora Calha si prepara al debutto europeo, la sua prima arriva contro il Benfica, squadra diversa da quella che la stagione passata consegnò all'Inter la consapevolezza di poter fare grandi cose in Champions (il turco era fra l'altro assente perché infortunato) ma sempre pericolosa. Bisognosa di punti dopo il ko contro il Salisburgo e con un Di Maria in più: "L'anno scorso è stato bello essere in finale, purtroppo non abbiamo portato la coppa a casa, però sono orgoglioso di quanto fatto con i miei compagni e con la squadra. Non è stato un percorso facile, abbiamo dimostrato di poter arrivare là: abbiamo fatto vedere quello che siamo, siamo forti e lo sappiamo. Siamo migliorati in tante cose, quest'anno abbiamo iniziato molto bene il campionato, con uno scivolone contro il Sassuolo ma che può capitare: giocare ogni tre giorni non è facile. Mai nuovi sono veramente forti. Il Benfica? Siamo pronti, io l'anno scorso non ho giocato perché ero infortunato. Domani il mister deve scegliere, non so se gioco o no ma comunque sappiamo che il Benfica è forte e ha qualità. Conosco bene Schmidt, non vedo l'ora di affrontarli".
I risultati della prima giornata di Champions fanno dell'incontro di domani una sorta di crocevia: "Sì, sono d'accordo. Noi vogliamo vincere domani, sappiamo che servono i punti e siamo preparati bene: abbiamo scaricato per due giorni e siamo pronti. Sappiamo che non sarà facile e daremo tutto in campo, per i nostri tifosi che aspettano questa partita". Tra i pericoli, si diceva, c'è un certo Di Maria. Calhanoglu lo inquadra così: "Sì, un pericolo, un po' come Berardi. Dobbiamo stare attenti, ha tanta qualità e ha esperienza: ha giocato tante di queste partite. Ma non è l'unico: saranno importanti tanti piccoli dettagli in campo". Dettagli che Calhanoglu cura alla perfezione e nel tempo hanno fatto scattare col popolo nerazzurro un feeling unico: "Non si può spiegare, si può solo vivere. Quando si è in campo, quando senti la gente, ti dà una cosa incredibile. Ci sono emozioni non solo da parte mia, ma anche della mia famiglia: mia mamma a casa stava piangendo, felice e orgogliosa, come mia moglie. Io darò sempre tutto per questa maglia, perché non mi dimenticherò mai la mia prima giornata all'Inter: mi hanno dato una grande mano, arrivare dal Milan sapete com'è e devo ringraziare tutti".