C'è il secondo posto nel Mondiale Costruttori (matematicamente vinto da Red Bull a Suzuka) nel radar Ferrari per il Gran Premio del Qatar che torna in scena per la sue seconda edizione dopo quella inaugurale del 2021. In quella occasione però le Rosse di Carlos Sainz e di Charles Leclerc non brillarono sotto i riflettori di Losail: settimo posto al traguardo per lo spagnolo, ottavo per il monegasco nella scia del compagno di squadra. Entrambi però a rischio doppiaggio da parte del vincitore Lewis Hamilton: con la Freccia Nera, ovviamente. Certo, lo scenario non è più quello di due anni fa, soprattutto per la Mercedes che però arriva in Qatar con 305 punti contro i 285 della Ferrari, avendo limitato a quattro punti le perdite in Giappone, dopo aver subito in modo più pesante la rimonta ferrarista alla ripresa dopo la pausa estiva tra Zandvoort, Monza e Singapore.
La missione secodo posto Costruttori insomma è lontana solo una ventina di punti e l'inerzia della stagione è sostanzialmente favorevole alla Scuderia di Maranello ma occorre ridare slancio alla cadidatura con prove più convincenti di quelle giapponese da Losail al gran finale di Abu Dhabi, passando eper la quadruplice campagna americana di Austin, Mexico Cirty, San Paolo e Miami. Serviranno motivazioni al massinmo da parte dei due piloti delle SF-23e non mancheranno di sicuro, visto che Sainz e leclerc sono quinto e sesto nella classifica generale, separati tra loro da quindici punti (150 a 135) a favore del madrileno che - alla ripresa post-estiva - ha sovrastato Charles a Zandvoort e Monza, con quest'ultimo però più brillante (e ai piedi del podio) a Suzuka. In avvicinamento al Qatar, Leclerc si è confessato in un'intervista eslcusiva a "The Race". Eccone i passaggi più significativi.
"La Ferrari è semplicemente speciale. Ogni volta che arrivi a Maranello e vai in giro per la fabbrica e parli con le persone, puoi sentire qualcosa di super speciale, puoi capire quanta passione e quanto significhi per loro. È qualcosa di molto forte .Ciò che rende la Ferrari grande e sorprendente, ed è per questo che amo così tanto la Ferrari, sono le emozioni e la passione che c'è all'interno della squadra. Credo anche, però, che questa passione e le emozioni in alcuni momenti possano creare qualche difficoltà di gestione in più rispetto ad altre squadre. Per quanto riguarda il mio futuro qui, penso che quando non crederò più nel progetto, probabilmente sarà il momento in cui dovrò andarmene. Perché è in questo tipo di situazioni che non ottieni il meglio da te stesso, che non aiuti la squadra tanto quanto ha bisogno di essere aiutata. Ma questo non è sicuramente il caso al momento. Soprattutto da quando è arrivato Fred. Poi è anche chiaro che voglio vincere. Ma credo in questo progetto e sono sicuro che stiamo lavorando nella giusta direzione".
"Vasseur mi conosce da molto, molto tempo. Quindi, non ci sono state sorprese, perché sapevo esattamente cosa aspettarmi quando Fred è arrivato. E sapevo quanto fosse bravo. Ognuno è diverso. Con Fred c'è sempre stato un legame speciale in passato, e anche ora. È davvero bravo a motivarti quando ne hai bisogno e a calmarti quando ne hai bisogno. Ed è sempre stato molto, molto diretto con me. Questo è esattamente ciò di cui ho bisogno: una persona che sia dura con me quando non sto andando bene, ma anche una persona che mi dica che sto facendo del bene. Deve essere stato molto difficile per lui all'inizio perché in una grande squadra come la Ferrari hai bisogno di un po' di tempo per abituarti a tutte le persone, per capire come funziona, perché la Ferrari è molto diversa da qualsiasi altra squadra. Come ho detto altre volte, penso che la più grande forza di Fred sia quella di estrarre il massimo assoluto da tutti in fabbrica. E quando dico tutti, intendo davvero tutti. Questo fa davvero la differenza. Perché alla fine siamo molte, molte persone in un team di Formula 1. E quando sei bravo come Fred a estrarre il massimo da ogni singola persona, questo fa una grande differenza.