Fiorentina, Boateng: "Prendo la numero 10. Contento che Chiesa resti"

Il ghanese si presenta: "Ho detto sì ai viola anche per la famiglia e perché amo l'Italia"

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La maglia numero 10 della Fiorentina ha un nuovo padrone: Kevin Prince Boateng. "L'ho scelta perché so quanto sia importante a Firenze, perché l'hanno indossata tanti grandi campioni viola (tra gli altri Antognoni, Baggio e Rui Costa ndr) e per dimostrare che sono qui non per scherzare ma per fare le cose sul serio e aiutare la squadra a crescere", chiarisce il ghanese nel corso della conferenza stampa di presentazione. L'attaccante, che si dice disponibile a ricoprire il ruolo di trequartista e centrocampista, giocherà con Federico Chiesa, blindato ieri da Joe Barone: "Ho visto quanto è forte e sono contento che resti, può cambiare la nostra stagione". 

L'avventura in Toscana intriga il Boa: "Sicuramente a 32 anni mi posso motivare da solo, ma Pradé mi ha chiamato tante volte al giorno convincendomi a venire qua. Già questo discorso umano mi è piaciuto. Poi ci sono tanti giovani da far crescere, e questa è una motivazione importante per me: ci sono 3-4 giovani veramente forti. Io li voglio aiutare: i giocatori di esperienza possono dare una mano ad arrivare più in alto".

Qualcosa è cambiato nella mentalità dell'ex Sassuolo: "Con l'età capisci cosa ci vuole per essere un professionista: prima facevo un po' il pazzo, mentre ora voglio essere un esempio. Poi voglio fare bene per me stesso, e voglio lasciare qualcosa di buono, dato che ho ancora pochi anni a disposizione per giocare. Voglio far vedere qualcosa ai miei figli che mi guardano, non posso fare figure di m...". 

Boateng era stato accostato all'Eintracht Francoforte prima di dire sì ai gigliati: "Potevo tornare in Germania. MI hanno però convinto Barone e Pradè, ho fatto una scelta anche per mia moglie e il mio bambino (il più piccolo, Maddox Prince, ha 5 anni ndr). Io amo l'Italia e mi hanno detto che qui si mangia bene".

Infine, sulla breve esperienza al Barcellona: "Mi sono allenato con grandi calciatori come Messi. Sono triste, non è andata come volevo ma ho comunque imparato tante cose".