Il rapporto fra Erling Haaland e Pep Guardiola è uno dei segreti dei successi del Manchester City che lo scorso anno ha conquistato Premier League, FA Cup e la Champions League superando per 1-0 in finale l'Inter. L'attaccante norvegese ha parlato della sua situazione nel corso di una lunga intervista rilasciata al "The Telegraph": "Sono venuto qui per vincere la Champions League. L’ho detto. L’abbiamo fatto - ha spiegato il calciatore scandinavo -. Abbiamo vinto il Triplete. Penso di aver cambiato un po’ il modo di giocare del City. Non è facile lavorare con Pep perché è molto esigente. Esige molto in allenamento. Quando gli ho parlato prima di firmare qui, mi ha detto: ‘Non mi interessa quello che fai. Fai quello che vuoi. Ma quando mi hai in allenamento, devi essere concentrato. Altrimenti, ti schiaccerò!' ”.
Haaland è intervenuto anche in merito alla passione per i videogiochi che l'accompagna da anni e che gli ha consentito di crescere anche sul campo, imparando a gestire la propria posizione in campo: "La gente mi critica per non toccare la palla. Posso avvicinarmi e toccare la palla un paio di volte, ma sto semplicemente camminando, stando lì, facendo movimenti nel mio mondo e… è difficile da spiegare. Capisco fuori dal mio corpo e mi trasformo in uno zombie. È una specie di 'zona di lontananza'. Aspetto l’opportunità. E quando arriva l’opportunità, so che devo essere pronto, sai? Ci sono ancora, ma cammino e scansiono. Aspetto l’opportunità e ‘Se la palla va lì, può succedere questo’. È una sensazione. Quando la squadra costruisce il gioco da dietro, io lo so, non ho bisogno di immischiarmi. Resto lì e aspetto il momento giusto“.