RUNNING

Challenger 7, Mach X e Stinson 7: tre modelli Hoka per runner da strada e sentiero

Strade bianche, boschi, rocce e asfalto: ecco i pensieri su questi tre modelli Hoka

© hoka

Tre modelli, tre scarpe differenti, tre utilizzi per certi versi "complementari". Con delle avvertenze da non trascurare. Abbiamo provato le Hoka Challenger Atr 7, le Mach X e per chiudere le nuove Stinson Atr 7. Questa, va precisato, non vuole essere una recensione "tecnica": per questi dettagli ci sono le apposite schede "aziendali". Qui ci sono le sensazioni di un runner "stagionato", di media corporatura ma muscolatura pesante, non eccessivamente veloce ma neppure lento, che spazia dall'asfalto allo sterrato per arrivare al sentiero di montagna. Le caratteristiche tipiche del mondo Hoka le ritroviamo in tutti e tre i modelli: morbidezza, protezione, drop minimale. Da qui, poi, si dividono le strade e gli utilizzi. Le Challenger hanno un grande pregio: sono estremamente leggere e reattive e possono essere utilizzate indistintamente su strada e sentiero (non rocciosi). Hanno una tomaia avvolgente, una calzata sicura, una stabilità sorprendente, sia a bassi che ad alti regimi. Insomma, hanno convinto tanto quando sono state utilizzate su una mezza da 4.30 m/km quanto su trail di media difficoltà. Merito anche di un battistrada che si addice all'uno come all'altro terreno. Un pregio non certo da poco. In buona sostanza: promosse con voto molto alto.

Le Mach X (la "X" indica la presenza di una piastra PebaX nell'intersuola) sono scarpe "impegnative", non per tutti. Non è un modello da "crociera", insomma. Sono da strada (il battistrada è esclusivamente da asfalto), sono leggere (peso intorno ai 260 grammi, profilo massimalista, spessore di 39 millimetri nella parte posteriore e drop di 5 millimetri), vanno bene se si spinge, fanno il loro se la velocità non è superiore ai 4.20 m/km, sopra perdono in stabilità e sono in buona sostanza utilizzate in maniera impropria.

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Nel caso specifico, un runner con le mie caratteristiche, le ha utilizzate per ripetute medie e brevi e in gara mai su distanze superiori ai 5 km. Occorre avere una buona tecnica di corsa per calzarle, altrimenti sono poco funzionali. Insomma, buone ma non per tutti. 

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Le Stinson 7, infine. Modello estremamente versatile, pesante (circa 360 grammi per il 27cm di lunghezza), principalmente da sterrato e sentiero (strade bianche, boschi e parchi, nel mio caso utilizzate anche per trail montani di media difficoltà). Il battistrada è importante, ho evitato di calzarle su asfalto per allenamenti che non fossero medio/lunghe camminate (nella preparazione per trail lunghi questa è una tipologia di allenamento che mi è molto utile). Per la corsa su asfalto ci sono altri modelli per più indicati. Sono comode, questo va sottolineato. La calzata è certa, sicura, stabile. Molto ammortizzate e protettive: avendo un buon grip, rendono anche su rocce bagnate e radici. Per uscite lunghe e lente su sentieri sono un'ottima soluzione, specie per runner medio-pesanti. Detto questo, una scarpa certamente consigliata, con un utilizzo complementare a quello della Challenger.

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