Ottavi di finale fatali per Jannik Sinner che non è riuscito a superare l'ostacolo Ben Shelton all’ATP Masters 1000 di Shanghai. Il 22enne altoatesino si è dovuto arrendere al tie-break dopo oltre due ore e mezza di gioco con il punteggio di 6-2 3-6 6-7. Reduce dal trionfo di Pechino, l'azzurro ha imposto il proprio gioco nel corso del primo set strappando subito il servizio all'americano e mostrandosi particolarmente preciso al servizio a differenza di Shelton, autore di diversi doppi falli.
Il match ha preso una svolta improvvisa nel secondo set quando il numero 20 al mondo torna a essere una sentenza al servizio infilando una serie di ace e sfruttando in particolare alcuni errori del bolzanino in rovescio.
Più battagliata la terza frazione con Sinner che, scosso dal suo allenatore Simone Vagnozzi da bordo campo, è tornato a mostrare il proprio talento rispondendo colpo su colpo allo statunitense, sempre efficace al servizio. In un match che con il passare del tempo si è progressivamente fatto sempre più equilibrato, il numero 4 al mondo si è ritrovato a decidere le sorti della sfida al tie-break patendo particolarmente le palle corte piazzate dall'avversario.
Costretto a subire un doppio mini-break, Sinner è tornato in gioco portandosi sul 4-4 giocandosi il tutto per tutto nel finale, tuttavia Sheldon è apparso impeccabile durante il proprio turno di servizio aggiudicandosi il match e l'accesso ai quarti contro il connazionale Sebastian Korda.
Fuori già ai sedicesimi invece Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego che si erano dovuti arrendere rispettivamente all'americano J.J. Wolf e al cileno Nicolás Jarry.