Ora che la Procura di Torino ha aperto un fascicolo d'indagine tutto sembrerebbe tornare. Di Fagioli e della sua presunta dipendenza dal gioco - ricordiamo che non è dimostrata e che non necessariamente si tratterebbe di scommesse vietate per un tesserato - ne aveva infatti già parlato, oltre due mesi fa, Fabrizio Corona attraverso il suo canale Telegram. "Quando ho saputo la notizia non ci credevo - aveva scritto -, perché di solito a pelle riesco a capire come sono fatte le persone, anche guardando semplici fotografie, video e immagini. La notizia, infatti, mi ha sconvolto. Lo scrivere a tutte le ragazze in direct su Instagram è una prassi comune del giovane calciatore medio senza arte né parte mentale, o cerebrale, ma avere una grave dipendenza dalle scommesse/gioco 'ludopatia', specie a 20 anni, è un problema a dir poco clamoroso".
La notizia, insomma, in qualche modo circolava da tempo. Meglio, più che una notizia, perché come detto non è ancora stata confermata dalle indagini, si trattava di voci che erano arrivate all'orecchio del re dei paparazzi. Voci che parlavano di "debiti per gioco d'azzardo" importanti per "un calciatore professionista da poco" e, di conseguenza, con "guadagni che non raggiungono cifre così alte". Ma questo è solo un altro aspetto di una vicenda che andrà obbligatoriamente approfondita in tutti i suoi aspetti. Ad esempio: se effettivamente Fagioli giocava su siti (legali o illegali che siano), su cosa scommetteva? Per intenderci, ci sono scommesse sulle partite di calcio, che configurerebbero una grave violazione dei comma 1,2 o 3 dell'articolo 24 dell'ordinamento sportivo, ma ci sono anche il poker online o le numerosissime slot, che almeno a livello di giustizia sportiva non sono vietati.
Ovviamente, nel caso di siti illegali, la questione avrebbe risvolti in sede di giustizia ordinaria e, in senso più largo, la ludopatia, che colpisce moltissime persone, andrebbe valutata seriamente, perché pericolosa per Fagioli stesso. Ma questo è un altro discorso e sarà certamente al centro dell'indagine della Procura di Torino. Al momento resta una voce anticipata due mesi fa da Corona e che oggi è al centro di un'indagine. A cosa porterà, lo scopriremo presto.