Corona in Questura per Fagioli. E spuntano i nomi di Zaniolo e Tonali
Il noto imprenditore convocato come uomo informato sui fatti dopo aver svelato i nomi dei due noti calciatori che successivamente hanno lasciato il ritiro dell'Italia
Aveva promesso altri due nomi dopo quello di Nicolò Fagioli, adesso indagato dalla Procura di Torino per "scommesse su piattaforme illegali", e Fabrizio Corona ha mantenuto la parola. L'ex fotografo, tramite il proprio sito 'Dillingernews' ha affermato con sicurezza: "Anche Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali sono tra gli scommettitori". In attesa di eventuali prove, il 49enne imprenditore italiano è stato convocato negli uffici della Questura di Milano, riferiscono le agenzie, per essere ascoltato come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Torino sul calciatore della Juventus. Bocca cucita all'uscita: "Non posso dire nulla, io rispetto la legge". In serata intanto, la Polizia si è recata a Coverciano per avere un colloquio con i due calciatori in questione, ossia Tonali e Zaniolo, rispettivamente in forza con Newcastle e Aston Villa.
L'obiettivo degli inquirenti (presente anche la Mobile di Torino), è capire quale sia la fonte di Corona: il timore è che ci sia stata una fuga di notizie sull'inchiesta torinese e la conseguente possibile violazione di informazioni coperte da segreto istruttorio.
Proprio alla fonte, ancora tutta da scoprire, aveva fatto riferimento lo stesso Corona nel pomeriggio: "Un informatore mi ha rivelato che Zaniolo scommetteva sulla partita della Roma in Coppa Italia persino quando era in panchina - la rivelazione sul proprio sito -. I nomi mi sono stati dati da fonti certe che rivelerò quanto prima. Ho deciso di muovermi nel retro mondo del calcio per svelare le tante storture che vi si nascondono. Non solo scommesse, ma c'è ben altro".
Le sorprese quindi, non sono terminate: "Le notizie mi arrivano da una persona ben introdotta nel mondo del calcio e fanno parte di un dossier che è stato raccolto nel tempo. Quello della ludopatia è un male - assicura Corona -. colpisce molti più atleti di quanto si sia detto fino ad oggi. Nelle prossime settimane ne vedremo delle belle".