Nazionale, Spalletti: "Spero che Tonali e Zaniolo chiariscano, bisogna andare oltre"
Il ct azzurro alla vigilia della sfida con Malta: "Per noi è una partita assolutamente da vincere"
La partita con Malta di domani, ma soprattutto lo scandalo scommesse che sta travolgendo il calcio italiano. Questi i due temi principali della conferenza del ct Spalletti. "Bisogna andare oltre, abbiamo avuto tutto il giorno per riuscire ad analizzare questa cosa, ad avere questo senso di dispiacere e di smarrimento - ha detto -. Però poi domani dobbiamo andare ad agire: la cosa va lasciata fuori. Mi auguro che Tonali e Zaniolo possano chiarire tutto". Sulla gara del San Nicola: "Per noi è una partita assolutamente da vincere, questi punti non li ritroviamo in un'altra partita: c'è da stare in ordine, senza creare quella confusione o quel pasticcio di lasciarsi coinvolgere troppo in un calcio offensivo senza ordine sulle ripartenze e su quello che sa fare Malta".
LA CONFERENZA DI SPALLETTI
Cosa dice un allenatore a due ragazzi e a un gruppo in difficoltà?
"Ora risponderò, si cercherà di approfondire, ma non si può rimanere incastrati in questa situazione. Bisogna andare oltre, abbiamo avuto tutto il giorno per riuscire ad analizzare questa cosa, ad avere questo senso di dispiacere e di smarrimento. Però poi domani dobbiamo andare ad agire: la cosa va lasciata fuori. Noi, purtroppo, per la situazione che si era creata non c'erano altre soluzioni, se non permettere a loro di raggiungere i propri cari, le proprie abitazioni e le proprie situazioni lavorative. In questo tipo di situazioni si sta bene a causa e mi auguro che loro possano chiarire tutto, possano dimostrare la loro estraneità e tornare tra di noi: sono due calciatori forti, molto forti. Dopo averci lavorato la prima volte e averli avuti a disposizione questa settimana, mi ero reso conto ancora di più, per esempio togliendo qualche vizietto di campo a Zaniolo, quale possa essere la sua forza. Nessuno ci ha imposto niente, ci siamo scelti tutto: noi vogliamo essere una squadra seria, vogliamo essere un gruppo che dà un'immagine corretta della bellezza che ci è stata donata, della bellezza della possibilità di vestire la maglia della Nazionale. Poi è chiaro che qualcosa dentro lo spogliatoio gli si dice, anzi penso che spiegare alcune cose sia il tentativo non di trovare la soluzione, ma di far pensare le persone su quello che è il loro comportamento. Se riusciamo a farli riflettere sui vizi che si sono creati abbiamo fatto il massimo, poi chiaramente all'interno due cose vanno dette, perché ci sono tanti giovani che sognano di vivere quello che stiamo vivendo noi e non possono. Noi dobbiamo riconoscere di aver ricevuto questo dono, se qualcuno non lo sa riconoscere bisogna metterci mano: ci sono molti ragazzi che soffrono, molti giovani in difficoltà che non possono avere questi privilegi e questo stato di vita che ti dà tutto quello che è possibile ricevere. Questa cosa bisogna saperla riconoscere e noi siamo a posto con le riflessioni che abbiamo fatto. Dobbiamo andare oltre, domani saremo prontissimi ad agire, perché sappiamo l'importanza della partita e non possiamo portarci dietro delle cose, o rimanere incastrati a quello che è successo ieri sera. Dobbiamo liberarci da queste cose qui, abbiamo il nostro percorso da fare. Ora non rispondo più su questa cosa".
Sono due partite importanti, storicamente l'Italia ha sempre reagito in campo a un ambiente negativo. Vediamo così il bicchiere mezzo pieno?
"Di solito non c'è mai un'altra partita dove si possa riprendere quello che si lascia in quella precedente. Tutte le partite sono fondamentali e importanti, per qualsiasi competizione. Io penso che essere consapevoli della nostra forza e di dove vogliamo andare sia molto più importante che essere consapevoli della forza di Malta e dell'Inghilterra. Quando saremo consapevoli di dove vogliamo andare e di chi vogliamo essere, queste squadre saranno un ostacolo, durissimo, da dover assolutamente superare per andare a dare gioia a tutti quelli che ci vogliono bene. È facilmente toccabile questa felicità che noi dobbiamo andare a restituire: domani sera ci sarà lo stadio pieno, Bari ha risposto in maniera eccezionale alla venuta della Nazionale e noi la vogliamo ringraziare fin da subito per tutto il calore che questi tifosi ci faranno sentire. Per noi, loro saranno un aiuto fondamentale".
Ci può esserci spazio per Bonaventura? Avrebbe giocato Tonali? Chiamerà qualcuno?
"Perché non dovrebbe esserci spazio per Bonaventura? È in un momento in cui sta giocando un grandissimo calcio, ha saputo crescere di partita in partita, sta facendo vedere la maturazione di tutti gli insegnamenti che si è procurato da solo, perché è un ragazzo intelligente e in questo momento meritava. Già meritava l'altra volta di essere convocato, ma avevo qualche perplessità. Può essere tra gli 11 titolari. Abbiamo 5 centrocampisti di ruolo, ne devo mandare uno in tribuna, c'è anche Udogie che al Tottenham ha anche giocato a centrocampo. Poi io mi sento a postissimo e me ne avanza anche un po'. Se vuole... Io più di 23 non ne posso portare: ho un problema domani a dover chiamare uno e dirgli di stare fuori, è un grosso problema perché poi lo sguardo è di chi si chiede cosa abbia fatto di male".
Ha parlato di come la Nazionale si è preparata in questi giorni. Cosa non deve fare l'Italia e quali sono i rischi di queste due partite?
"Di rischi ce ne sono sempre, quando si gioca una partita di calcio. L'errore che non dobbiamo commettere è quello di essere presuntuosi, assolutamente. È una cosa da evitare sempre, perché là dove comincia la presunzione finisce la crescita e io li ho visti molto in crescita. Il rischio è che qualcuno la creda abbordabile la partita, perché invece bisogna meritarsela assolutamente. Poi bisogna cercare di far vedere i comportamenti e di sviluppare il calcio che vogliamo andare a concedere al pubblico. Ci siamo massaggiati durante le pause e parlati per telefono, durante la settimana si è parlato tanto e si è sviluppata come meglio non poteva: vanno riproposte queste cose, quelle di cui abbiamo parlato e che poi abbiamo messo in pratica in campo. Bisogna stare attenti a quella che sarà la loro qualità, Marcolini fa giocare bene la squadra e bisognerà vedere la motivazione che gli infonderà: giocare contro l'Italia è un biglietto da visita fondamentale, già all'andata hanno giocato un'ottima partita nonostante il risultato, e l'hanno fatto per meriti loro. Per noi è una partita assolutamente da vincere, questi punti non li ritroviamo in un'altra partita: c'è da stare in ordine, senza creare quella confusione o quel pasticcio di lasciarsi coinvolgere troppo in un calcio offensivo senza ordine sulle ripartenze e su quello che sa fare Malta".
Chiesa è tornato a casa, come si è arrivati a questa decisione?
"Sono successe diverse cose che hanno reso chiarezza a quello che è il tipo di rapporto che vogliamo avere con la società, secondo me sono successe tutte: abbiamo rimandato a casa giocatori che per noi erano parzialmente infortunati e poi sono andati nel club e hanno giocato subito, anche segnando. Poi è successo che non ha giocato nel club, è venuto e ha provato: probabilmente Zaccagni completerà quello che speravamo succedesse a Chiesa, nel senso di averlo a disposizione per martedì. Chiesa oggi ha provato, era al 30% delle sue possibilità e sentiva un po' di dolore: era inutile stare ad aspettare. Oggi doveva allenarsi al 60/70%, domani andare forte e dopodomani fortissimo per poi poter giocare. Serve coerenza, lui era dispiaciutissimo. Zaccagni ha fatto la cosa inversa, oggi stava benino e l'ho fatto venire: ha fatto l'allenamento che doveva fare, se ci sarà la progressione naturale rispetto a quello che hanno visto i medici probabilmente sarà a disposizione per martedì. Con l'Inghilterra ci dovremmo ritrovare con Orsolini, Berardi, El Shaarawy e Zaccagni. Siamo nelle condizioni di poter fare tutto quello che si può fare, anche domani: abbiamo due dei tre attaccanti centrali che possono giocare anche a sinistra, può farlo Orsolini e viene El Shaarawy che mi ha spiegato gli allenamenti che aveva fatto, ho anche parlato con Mourinho. Noi siamo a posto e siamo felici".