GRAN PREMIO INDONESIA

Mandalika Sprint: Martin, vittoria e sorpasso mondiale su Bagnaia, Marini e Bezzecchi sul podio

Lo spagnolo del team Pramac vince la gara-lampo di Mandlika e prende la testa del Mondiale

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Una progressione irresistibile verso la vittoria e la vetta del Mondiale: Jorge Martin infila il quarto successo consecutivo nel formato Sprint e - con il podio alto di Mandalika davanti a Luca Marini e Marco Bezzecchi - strappa il comando della classifica generale a Francesco Bagnaia. Al via dalla quinta fila, il campione in carica tenta la rimonta ma la missione ha successo limitato: Pecco non va oltre l'ottava casella alle spalle del compagno di squadra Enea Bastianini, che poche ore prima - nella notte italiana - lo aveva estromesso dalla fase calda delle qualifiche, superata dal romagnolo in insieme a Luca Marini, poi autore della sua prima pole in premier class a tempo di record. Il marchigiano ha stretto i denti in gara, tenendo botta all'inizio per poi guadagnare la seconda posizione con il controsorpasso a Maverick Vinales, autore di un avvio-lampo prima di perdere una dopo l'altra tutte le posizioni del podio. Da elogiare comunque la sua performance ed a maggior ragione quella del suo compagno di squadra Bezzecchi. Martin volta quindi pagina dopo una qualifica sottotono e completa con l'operazione-sorpasso la rimonta nella classifica generale. Nella top five dell'antipasto del GP dell'Indonesia anche il già citato Maverick Vinales (quarto) e un parzialmente ritrovato Fabio Quartararo (quinto). Solida prova (d'orgoglio, soprattutto) di Fabio Di Giannantonio che porta la Ducati Gresini al sesto posto davanti a quelle ufficiali, mentre Marc Marquez (che ne prenderà il posto nel 2024) finisce a terra già al primi dei dodici giri sprint. Ducati mette al sicuro nel sabato indonesiano il quarto titolo Mondiale Costruttori consecutivo.

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Il venticinquenne madrileno guida ora il Mondiale con 328 punti, sette in più rispetto a Bagnaia, mentre sale a cinquantasei lunghezze il ritardo di Bezzecchi, che è però da applausi per la sua presenza in pista (e sul podio!) una settimana dopo la frattura della clavicola e sei soli giorni dopo l'intervento chirurgico per ricomporla. Perdono ulteriormente contatto Brad Binder e Aleix Espargarò (rispettivamente 201 e 171 punti), che chiudono in coda alla classifica a causa dello speronamento al sudafricano da parte del pilota Aprilia nelle battute iniziali della Sprint.

LA CRONACA DELLA SPRINT

Marini scatta al comando dalla pole, subito ko Marc Marquez che scivola a terra già nel corso del primo giro. Vinales prende il comando, mentre c'è bagarre tra Quartararo e Martin: lo spagnolo mette la freccia dopo un paio di sorpassi e controsorpassi. Aleix Espargarò attacca Binder ma scivola e trascina fuori anche il sudafricano. Entrambi riescono a rialzare le loro moto e a riprendere in coda in penultima e ultima posizione. Al terzo giro Martin suona la carica e si mette dietro con le cattive Marini, ora terzo davanti al compagno di squadra Bezzecchi e al Diablo Quartararo.

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Le Ducati Lenovo di Bastianini e Bagnaia sono settima e ottava dietro a quella Gresini di Di Giannantonio. Martin attacca Vinales e prende la testa al settimo dei dodici giri in programma allungando subito nei confronti della Aprilia e di Marini, che salta Vinales al passaggio succesivo. Lo spagnolo è in piena crisi con gli pneumatici. Battaglia tra Vinales e Bezzecchi, l'italiano passa nel corso dell'ultimo giro e sale sul terzo gradino del podio. Martin contine il forcing finale di Marini che ritrova poi insieme a Bezzecchi sul podio. Vinales salva parzialmente il bilancio Aprilia (ma le aspettative era ben più alte) resistendo in quarta posizione davanti a Quartararo, Di Giannantonio. Settima e ottava piazza per le Ducati factory di Bastianini e Bagnaia. A chiudere la top ten sono Jack Miller (KTM Red Bull) e Miguel Oliveira (Aprilia RNF), vincitore su questa pista (ma sotto il diluvio) nel GP dell'Indonesia.

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