Jorge Martín mette la sesta trionfando nella Sprint Race della MotoGP in Indonesia. Quarto successo di fila dello spagnolo nella mini gara di Mandalika, vittoria davanti a Marini e Bezzecchi che permette a Martìnator di conquistare per la prima volta la leadership del mondiale con 7 punti di vantaggio su Francesco Bagnaia: "Ora mi trovo in testa al campionato ed è una sensazione grandiosa. Un sogno, voglio mantenere questa mentalità. Ora però sono felicissimo di stare davanti e voglio concludere il weekend nello stesso modo".
"Mi sento alla grandissima, partire dal sesto posto non è stato il massimo e non lo sarà neanche domani" ha proseguito Martín, il cui successo nella Sprint ha permesso di mettere la freccia su Bagnaia per il titolo mondiale. Lo spagnolo ha poi aggiunto: "Però sono riuscito a superare in una pista in cui di solito è difficile farlo, ho lottato con Brad Binder e Quartararo e tutti quelli che mi erano davanti. Vincere è stato difficile perché Luca Marini era veloce e stava recuperando".
A chiudere alle spalle di Martín è Luca Marini, poleman a Mandalika: "Davvero incredibile, soprattutto il feeling con la moto. In India ero veloce e mi sentivo a mio agio, anche qui è andata bene. Abbiamo avuto problemi nelle libere 2, ma fortunatamente siamo riusciti a risolverli. Quando parti dalla pole tutto diventa più semplice, ho gestito la gomma che con la temperatura che c'è è difficile. Poi negli ultimi giri ho provato a riprendere Jorge Martín e ho perso il posteriore in ingresso curva. Mi sono accontentato di questo secondo posto che comunque è fantastico".
Dall'infortuno al ranch al terzo posto nella Sprint Race di Mandalika in Indonesia, Marco Bezzecchi ha modo di sorridere: "Fino a mercoledì non sapevo se sarei partito, fantastico essere qui e in gara sono stato fortunato ma anche veloce. Questo podio è fantastico perché arriva dopo l'operazione alla caviglia, il team ha fatto un lavoro fantastico. Ringrazio il fisioterapista e il dottor Porcellini che mi hanno dato l'opportunità di essere qui. Domani sarà dura, ma darò tutto come sempre".
Sorride, ma comunque con l'amaro in bocca per i limiti della sua Yamaha, Fabio Quartararo che ha chiuso la Sprint Race al quinto posto dietro a Vinales e davanti a Fabio Di Giannantonio: "Alla fine ho dato tutto, ma quando vedi come ti sorpassano gli altri non puoi fare altro. Per noi adesso è importante dare il 100% e provarci per fare il miglior risultato possibile. Cosa sarà domani non lo so, oggi sono consapevole di aver dato il massimo. La gomma mi ha aiutato tanto, ma la differenza con gli altri è troppo grande. Abbiamo perso di percorrenza, è sempre meno e siamo in difficoltà. Ma dobbiamo dare il massimo in ogni turno e in ogni gara per cercare di migliorare. Ripeto, ho dato tutto sperando che gli altri davanti facessero l'errore, ma avevano qualcosa in più".
Soddisfatto ed entusiasta Fabio Di Giannantonio, che ha chiuso sesto: “Contentissimo, miglior risultato in MotoGP e minor distacco dal primo. Avevamo un gran passo e in realtà non me l’aspettavo dopo le fp3. Abbiamo fatto un gran bello step, peccato per due errori all’inizio che ci hanno fatto perdere il treno dei primissimi, ma sono comunque contento. Abbiamo fatto un’ottima prestazione e ora c’è da lavorare per domani dove la spalla spero regga, non siamo al 100% ma vogliamo ripeterci”.
Delusione massima per Aleix Espargaro, costretto al ritiro per un contatto con Binder: "Chiedo scusa a Brad Binder e alla KTM, per sorpassare qui devi usare anche linee non pulite e si è chiuso lo sterzo. Non sono partito bene, anche se hai un buon passo se non parti bene devi prenderti il rischio ed è successo questo. Mi vedo meglio sulla gara lunga, nelle libere ho fatto bei tempi. Ma Ducati migliora tantissimo, hanno passo incredibile e vanno fortissimi. Ma domani la seconda parte di gara per noi può andare bene, speriamo di fare bene. Occasione persa? Sì in realtà, perché dopo la caduta andavo forte ma era meglio salvare il motore".