"Lukaku ormai fa parte del passato. È libero di dire quello che vuole, ci mancherebbe. Nessuno gli ha mai mancato di rispetto, non vedo cosa possa creare polemica e noi non vogliamo cascarci". Dal Festival dello Sport di Trento l'ad dell'Inter Beppe Marotta replica all'attaccante belga e alle sue ultime dichiarazioni ("Se dicessi davvero come è andata l'estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati"). "Arrabbiato per Istanbul? Non credo. Ha rifiutato una nostra offerta e dopo tanti anni c'era un grande rapporto di fiducia nei suoi confronti - ha proseguito il dirigente nerazzurro - I fischietti a Inter-Roma? Situazione che va gestita comunque il tifoso può protestare, è libero di farlo perchè paga il biglietto".
Sugli obiettivi - "Per la lotta scudetto siamo altamente competitivi, come riscontro di valori emersi e oggettivi. Chiaro che vincere la Champions sarebbe una fonte di emozione, di gratificazione nei confronti di tutti gli interisti. Non dobbiamo dimenticare il 2010. Sappiamo che è molto difficile, ma lo scudetto lo vince chi arriva primo, è come una corsa a tappe mentre in Champions League ci sono fattori che concorrono, non sempre la squadra più forte vince. Si può dire che sia più facile vincere la Champions che il campionato. Alla fine dei conti arriva primo sempre chi ha meritato. Seconda stella? Nello sport essere ambiziosi non è un difetto ma un pregio. Tenere l'asticella alta è uno stimolo per tutte le componenti societarie. Chi come me guida la gestione della squadra deve trasmettere questo concetto".
Contatto Marotta-Inter - "Chiusa l'esperienza con la Juventus, la mattina successiva ho ricevuto un messaggio di Steven Zhang. Immaginavo fosse uno scherzo perché non avevo il suo numero, poi chiamai in causa Urbano Cairo vista la loro amicizia. Dopo che mi ha confermato, si è creato un approccio che ha portato alla creazione del rapporto che mi ha dato la possibilità di tornare immediatamente in campo".
Onana può tornare? - "Ci sta tutto nel calcio, anche se i cavalli di ritorno non hanno sempre dato risultati positivi. È stata un'esperienza importante sia per lui che per noi, che ci ha permesso di fare un'operazione economica importante".
Gli affari Thuram e Frattesi - "Thuram ha deciso lui di venire all'Inter nonostante avesse altre offerte. Credo che il ruolo del papà abbia influito. Per Frattesi il vantaggio è stato il buon rapporto con Carnevali. Ma la segnalazione è arrivata dall'area tecnica. Il giocatore si è messo a disposizione per venire all'Inter, la proprietà ha dato disco verde per l'investimento e abbiamo fatto quest'operazione".
Sul mancato arrivo di Scamacca - "Abbiamo intavolato una trattativa, poi lui ha scelto l'Atalanta perché magari ha ritenuto che lì poteva avere più spazio. Lì ci siamo ritirati noi".