Aperto dal doppio ribaltone indonesiano, il trittico overseas Mandalika-Phillip Island-Buriram prosegue il prossimo weekend con la tappa australiana, una della grandi classiche della MotoGP moderna, anzi contemporanea. Lo scenario insomma è particolarmente indicato per un nuovo episodio (comunque vada non ancora decisivo) di una sfida per il titolo della premier class tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin che - per come si è sviluppata dopo la pausa estiva - è destinata a giocarsi punto su punto da qui a fine calendario. Punto su punto e - come ha ben evidenziato lo svolgimento del weekend del GP dell'Indonesia - giorno per giorno e gara (Sprint) per gara (full distance). Insomma, uno scenario da suspense continua ma poi soprattutto tanti possibili scenari... ducatisti. Sì perché la sfida tra il campione in carica e il suo arrembante rivale madrileno è anche una sfida tra Ducati (factory) e Ducati (clienti), tra Desmosedici Lenovo e Desmosedici Prima Pramac. Una sfida che la Casa di Borgo Panigale insomma ha già blindato (come il quarto titolo Costruttori consecutivo messo in bacheca sabato scorso a Mandalika) ma dai contorni tutti da definire: dettaglio non da poco.
Non si tratta più insomma di battere Yamaha (come l'anno scorso), Honda, KTM oppure Aprilia. Otto moto in pista, il doppio della concorrenza giapponese, austriaca e... italiana hanno apparecchiato un confronto interno molto interessante e sopratutto intrigante. Con un dilemma su tutto: vincere (anzi, rivincere) il Mondiale con il pilota ufficiale in sella alla moto factory oppure con il giovane emergente in sella alla propria moto ma sotto le insegne di un team clienti? Un bel dilemma da marketing puro, che infatti lasciamo volentieri agli esperti del ramo.
In attesa dei verdetti della pista, osserviamo invece con molta curiosità l'attuale imparzialità del ponte di comando Ducati tra i due candidati alla corona iridata. D'altra parte, per eventuali ordini di squadra e strategie comunque calate dall'alto sull'asfalto cè ancora tempo: azzardiamo fino alla conclusione del trittico Indonesia-Australia-Thailandia di cui all'inizio delle nostre "speculazioni". Tocca insomma attendere, stare alla finestra, per poi magari entrare nel merito e nella sostanza per il successivo uno-due Malesia-Qatar. Quello che, contando sul sostanziale equilibrio tra Bagnaia e Martin (ormai una spanna o due sul resto del gruppo), potrebbe fare da premessa a una resa dei conti valenciana che - in buona sostanza - stanno e stiamo tutti pregustando, fin da ora. A meno che - per così dire "under pressure" uno dei due contendenti non "salti" o che - per vederla da un'altra prospettiva - uno dei due riesca a prodursi... prima del tempo nell'allungo decisivo che lo metta al riparo da rovesci di fortuna dell'ultima ora!