L'avventura di Andrea Soncin sulla panchina della Nazionale Femminile dell'Italia è iniziata sotto il migliore degli auspici. Il successo con la Svizzera è arrivato poco prima di una sconfitta di misura con la Svezia che ha permesso alle azzurre di ripartire dopo la brusca eliminazione dagli ultimi Mondiali. Il commissario tecnico ha parlato del suo inizio e del rapporto con i club nel corso di un'intervista rilasciata a "La Football": "Ho trovato grande disponibilità da parte di tutti a collaborare. Sono in contatto con tutti i club per cercare con loro una collaborazione perché penso che più noi siamo a conoscenza di quello che fanno le ragazze nei club più possiamo metterle nelle migliori condizioni nel momento in cui sono chiamate a indossare la maglia della Nazionale - ha spiegato Soncin -. Credo possa essere uno scambio molto utile per tutti, avendo noi il confronto con le altre nazionali e vedendo quello che succede fuori dai nostri confini. Non dimentichiamoci che la Nazionale raccoglie i frutti del lavoro dei club. La base di partenza è sempre il discorso meritocratico, indipendentemente dall’età e dalla nazionalità di una calciatrice. Bisogna dare valore e far giocare chi merita, se i club ritengono di dover andare a prendere delle straniere probabilmente questo può anche essere uno stimolo a lavorare di più nei settori giovanili. Per noi le straniere possono essere un handicap perché, soprattutto in certi ruoli, vanno a togliere molto alla Nazionale. Però voglio vedere anche il rovescio della medaglia, alcune delle calciatrici straniere giunte nel nostro campionato portano un arricchimento dal punto di vista della mentalità”.
In vista del match contro la Spagna e del ritorno con la Svezia, l'ex attaccante dell'Atalanta si è espresso anche sulle convocazioni che potrebbero vedere alcune novità rispetto al passato: “C’è più lavoro da fare fuori dal raduno che nel raduno stesso. È un monitoraggio continuo, analisi delle partite, contatto quotidiano con i club e le ragazze. Nonostante la sconfitta, abbiamo vissuto l’emozione di una squadra che voleva fare l’impresa di battere le numero uno del ranking Fifa - ha sottolineato Soncin -. Inutile nasconderci, abbiamo un 20% in meno di fisicità rispetto alle svedesi che però si può colmare a livello di prestazione. Le ragazze mi danno fiducia che si possa andare a fare qualcosa di unico anche contro le campionesse del mondo della Spagna”.