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Del Piero: "il calcio italiano è diventato noioso"

Il calcio italiano non sarebbe più appetibile secondo Alessandro Del Piero che, in una lunga intervista al "Corriere della Sera", ha parlato del settore tricolore: "I dati sono chiari. Il calcio in Italia è diventato noioso, perché il livello si è abbassato, rispetto al passato. Qui venivano a giocare i più forti, i più grandi, tutti desideravano competere qua. Ora i più forti, i più grandi, vanno a giocare in Premier, nella Liga, persino in Francia o in Germania. Non qui. Questo vale per noi. Ma in Inghilterra il calcio non è noioso. Secondo me in questa disaffezione contano anche altri fattori. In primo luogo l’irruzione delle tecnologie. I telefoni, i videogames hanno un livello di soddisfazione del bisogno di divertimento incomparabile con quello della mia infanzia. La società digitale ci fa vivere meglio, ma ci toglie creatività - ha spiegato il giocatore veneto -. La domenica io andavo a messa ma non vedevo l’ora di andare al bar a giocare a flipper o a calciobalilla. Mi bastava, era bellissimo. Oggi purtroppo viviamo in una società sempre più veloce, che pretende risultati immediati. Però l’uva arriva una volta l’anno. E se la vuoi buona devi aspettare, devi curare la vite, arare il terreno, dargli acqua, proteggerla della grandine... La natura ha un suo corso e noi facciamo parte della natura. Si esagera con le aspettative nei confronti dei ragazzi e i ragazzi lo sentono. Si chiede loro di vincere, di avere successo, di essere sempre competitivi. Queste attese sono un fardello pesante su spalle in formazione. I ragazzi se le caricano addosso e, siccome non tutti ce la possono fare, si diffondono disagio, stress, insicurezza, senso del fallimento, ansia. Il tempo della vita, anche nello sport, va vissuto, non consumato”.